Cambia anche il logo degli Amatori Milano. Le maglie sono ora blu scuro con inserti rossi. Sulle divise compare il nuovo logo, in bianco, con le iniziali AHC (Amatori Hockey Club) e la scritta Milano. In questa rivisitazione compaiono il rosso ed il blu come richiamo alla maglie da gioco.
Anche i Diavoli Milano ottengono la prima loro storica sponsorizzazione abbinandosi alla Vov, il marchio del celebre liquore all’uovo. Il “nostro” logo mantiene i colori biancorossi della formazione milanese.
Sulle divise dei giocatori milanesi campeggia tuttavia la patch blu con le scritte nel classico giallo che richiama il colore del liquore Vov. Per i Diavoli si tratta di un abbinamento fortunato se è vero che grazie all’arrivo del forte attaccante canadese Pat Adair la formazione biancorossa arriva a giocarsi lo scudetto in un avvincente spareggio.
Il marchio VOV scompare dalle maglie biancorosse. Infruttuosi i tentativi di reperire altri sponsor, al presidente Monzino non resta che scendere in campo con il marchio di famiglia: Grandi Magazzini Standa. La sponsorizzazione resisterà alcune stagioni con alterne fortune.
Nasce l’Hockey Club Turbine Milano. Il primo logo è molto semplice. Un vortice giallo all’interno di un cerchio verde a rappresentare i colori della squadra. Al centro una stecca stilizzata con l’acronimo HCT ad indicarne invece il nome. Sarà la formazione che salverà l’hockey cittadino nel corso degli anni ’70.
Il binomio Diavoli – Standa cessa di esistere. Il presidente Tullio Monzino cerca partner per proseguire l’attività. Dopo aver paventato l’uscita di scena i Diavoli si iscrivono al campionato 1973-74 ed in extremis raggiungono un accordo di sponsorizzazione con il mobilificio Mobili Pintus il cui logo, in diverse versioni, campeggia sulla maglia milanese.
“Abbandonati” dalla famiglia Monzino i Diavoli passano alla Frigoriferi Milanesi. Il nuovo presidente è Giuseppe Stante, consigliere della Banca Popolare di Milano. E’ quindi grazie a lui che viene trovata la sponsorizzazione principale, inserita così nel nuovo logo. Malgrado i propositi di rilancio l’abbinamento con la BPM durerà un solo anno poi, al termine della stagione 1974-75 la chiusura dei Diavoli fa del Turbine la prima squadra di Milano.
Piccolo restyling per il logo del Turbine. Il vortice giallo-verde viene circondato da un nuovo anello che riporta il nome completo della squadra: Turbine Hockey Club Milano, abbreviato nelle sue iniziali al centro del logo che riporta anche una stecca stilizzata.
Sulle ali dell’entusiasmo per la promozione del Turbine, vista l’inaugurazione del Palaghiaccio di Varese, il presidente Pastorelli “inventa” una stagione estiva con una formazione All Stars ricca di oriundi e stranieri, che partecipa a numerosi tornei ed amichevoli. Sulla maglia biancorossa campeggia un logo semplice, rotondo, due stecche gialle, un disco e la scritta Diavoli H.C.
Per l’inizio della stagione ufficiale viene presentato il nuovo logo. La “D” di Diavoli è ricercata nella grafica, due frecce convergenti tra loro. Compare poi la sponsorizzazione Gold Market, attività del presidente Pastorelli, attivo nella commercializzazione di ori. Ai margini della scritta H.C. Milano, sulla scia di quanto avviene in altri sport, vengono inoltre indicate due stelle, per rinnovare la lunga tradizione milanese, ricordandone i titoli vinti.