Presidente | Mario Masseroni |
Allenatore | Pete Bessone |
Ruolo | Giocatori con almeno una presenza in prima squadra. |
P | Vittorio Bolla, Franco Bollani. |
D | Pete Bessone, Giancarlo Bucchetti, Eno Campanini, Giuseppe Zerbi. |
A | Giancarlo Agazzi, Giancarlo Bulgheroni, Vincenzo Fardella, Umberto Gerli, Henry Hayes, Dino Innocenti (C), Mario Passerini. |
Rinforzo | Reto Delnon (La Chaux de Fonds) |
Stagione da svolta fondamentale: il Milano diviene una sezione sportiva del FC Internazionale. In passato c’erano già stati dei segnali di avvicinamento tra i due club, ma la collaborazione si era limitata alla vendita dei biglietti e al colore della maglia che nella seconda parte dello scorso anno era mutato in nerazzurro. Agostino Marzoli cede la presidenza a Mario Masseroni, figlio del presidente dell’Inter Carlo Rinaldo Masseroni. I vice-presidenti sono Angelo Moratti e Ivanoe Fraizzoli, nel CD presenti molti personaggi di provata fede interista se non addirittura consiglieri della squadra di calcio. Ne fanno parte anche Popi Sbarbaro e Renzo Bozzi fino a qualche anno prima presidenti di Diavoli Rossoneri e Amatori Milano. Alcuni dirigenti propongono il cambio della denominazione in HC Internazionale, ma alla fine la maggioranza opta per il più semplice e continuativo HC Milano Inter. Alla decisione di Aldo Federici di passare ai Diavoli Rossoneri, fa riscontro una risonante campagna acquisti. Per risolvere il problema del portiere vengono acquistati Roberto Gandini e Vittorio Bolla, i Diavoli puntano su Fresia e la giovane promessa finirebbe per giocare poco o niente. Con Bolla dai Diavoli arriva anche Giuseppe Zerbi. Entra definitivamente nella rosa dei titolari il migliore giocatore della nuova generazione: Giancarlo Agazzi. L’attaccante dell’Amatori faceva gola anche ai cugini rossoneri, ma l’hanno spuntata i nerazzurri. Reto Delnon è tornato in Svizzera, per sostituirlo nel ruolo di allenatore-giocatore preso l’italo-americano Pete Bessone. Tesserati anche altri due italo-americani, Eno Campanini (22 anni) e Mario Passerini (20 anni), come Bessone sono originari del Massachusetts.
Gala d’apertura con il ritorno a Milano di una squadra tedesca dalla fine della guerra. La formazione di Monaco di Baviera viene oltremodo sopravvalutata, non è nemmeno in serie A e manca dei bisognosi e promessi rinforzi e pensare che dalla Svizzera si è fatto venire a Milano Reto Delnon. Certamente più impegnative e avvincenti le due successive partite con il Berna SC.
1950 | Partita amichevole | Risultato |
Milano, 17 novembre | Milano Inter-SC Monaco | 8-1 (2-0; 2-0; 4-1) |
1950 | Partite amichevoli. | Risultato |
Berna, 24 novembre | SC Berna-Milano Inter | 3-4 (3-2; 0-2; 0-0) |
Milano, 26 novembre | Milano Inter-SC Berna | 3-4 (1-0; 2-3; 0-1) |
Altro match con squadra svizzera di LNA: il Grasshopper. Vittoria troppo facile, ma gli zurighesi sono scesi al Palazzo privi di tre titolari, compreso il portiere, il cui sostituito Petrocchi, oltre a cimentarsi sul ghiaccio, è anche l’estremo difensore della nazionale rossocrociata di hockey su pista.
1950 | Milano – Partita amichevole | Risultato |
10 dicembre | Milano Inter-Grasshopper | 12-4 (2-1; 5-2; 5-1) |
La rosa nerazzurra si consolida con l’ingaggio di Henry Hayes. Il canadese torna a Milano quattordici anni dopo la sua militanza nei Diavoli Rossoneri, stagione impreziosita dalla vittoria nella Coppa Spengler (1935).
A metà mese parte il campionato. La novità più importante riguarda la possibilità di schierare due giocatori di scuola straniera da indicare alla Federazione prima dell’inizio della competizione, i due prescelti non potranno essere sostituti da altri stranieri/oriundi, nemmeno in caso d’infortunio. Coach Pete Bessone sceglie se stesso e Mario Passerini. Nuovo anche il formato, nove squadre divise in tre gironi che si affronteranno in partite di andata e ritorno. Le prime di ogni girone alla fase finale. Ne esce un raggruppamento totalmente milanese: Milano, Diavoli Rossoneri e Amatori Milano in lotta tra loro.
Prima fase del campionato italiano – Riassunto girone A |
14 dicembre 1950 | Milano Inter-Diavoli Rossoneri | 7-0 (2-0; 4-0; 1-0) |
15 gennaio 1951 | Milano Inter-Amatori Milano | 17-3 (5-1; 6-1; 6-1) |
18 gennaio 1951 | Diavoli Rossoneri-Amatori Milano | 16-1 (5-0; 3-0; 8-1) |
? gennaio 1951 | Amatori Milano-Milano Inter | 3-14 * |
28 gennaio 1951 | Amatori Milano-Diavoli Rossoneri | 3-13 |
4 febbraio 1951 | Diavoli Rossoneri-Milano Inter | 0-5 tav. * |
*Il risultato della partita Amatori Milano-Milano Inter (3-14) ottenuto dalla differenza reti della classifica finale (non trovato nessun articolo a riguardo). La vittoria a tavolino per 5-0 del Milano Inter sui Diavoli Rossoneri scaturita dal forfait dei Diavoli Rossoneri.
Milano Inter punti 8, Diavoli Rossoneri 4, Amatori Milano 0. |
Milano Inter alla fase finale. |
Il Milano si qualifica agevolmente per la fase finale. I Diavoli Rossoneri, nonostante una roboante campagna acquisti, sono sempre alle prese con l’esiguo numero di giocatori italiani, sicché nell’unico derby di campionato disputato torna sul ghiaccio persino il ct Gino Bestagini. L’Amatori ha riposto nel cassetto i sogni di gloria maturati negli ultimi due anni e deve accontentarsi di far fiorire il vivaio: in evidenza un giovanissimo Tino Crotti.
Successivamente alla prima gara di campionato, a un anno di distanza i nerazzurri tornano a Losanna per partecipare alla Coppa Devred dove esordisce Henry Hayes.
1950 | Losanna, Coppa Devred – Semifinali | Risultato |
16 dicembre | Zurigo SC-Milano Inter | 9-5 (4-1; 3-2; 2-2) |
Losanna-Davos | 7-3 (2-0; 2-2; 3-1) | |
Finale 3° posto (ex aequo) | ||
17 dicembre | Davos-Milano Inter | 5-5 (1-2; 2-0; 2-3) |
Finale 1° posto | ||
Losanna-Zurigo SC | 3-6 (1-1; 0-2; 2-3) |
A dodici anni di distanza dalla prima edizione viene rimessa in palio la Coppa città di Milano, questa volta a patrocinare l’evento è il comune di Milano, con il sindaco Antonio Greppi in prima fila. Se la contenderanno le due maggiori squadre cittadine, il trofeo verrà assegnato a chi per prima, tra Milano e Diavoli Rossoneri, vincerà due partite (inizialmente si era parlato di tre) anche non consecutive. Viste le difficoltà economiche incontrate negli ultimi anni, la formula è stata studiata a puntino in modo da poter garantire ai due club almeno un paio di ragguardevoli incassi. Primo scontro il 20 dicembre 1950.
Ultimi giorni dell’anno e primi di gennaio in Germania e Svizzera. Escluso il Miesbach le altre tre avversarie tedesche militano in serie A. Hockeisticamente la Germania è sempre al bando, ma i club possono giocare le amichevoli. Nella prima partita con il Riessersee l’arbitro di casa dirige secondo le regole d’anteguerra e il Milano subisce una grandinata di penalità. Il 31 dicembre il fischietto passa a Ignazio Dionisi che ha modo di illustrare le nuove regole ai bavaresi.
1950 | Partite amichevoli. | Risultato |
Ga-Pa, 28 dicembre | Riessersee SC-Milano Inter | 5-2 (2-0; 2-2; 1-0) |
Bad Toelz, 30 dicembre | Bad Toelz-Milano Inter | 4-10 (1-3; 1-4; 2-3) |
Ga-Pa, 31 dicembre | Riessersee SC-Milano Inter | 5-7 (2-2; 2-4; 1-1) |
1951 | ||
Tegernsee, ? gennaio | Tegernsee EV-Milano Inter | 2-6 (0-3; 0-3; 1-2) |
Miesbach, ? gennaio | Miesbach EV-Milano Inter | 5-11 (2-1; 1-8; 1-2) |
Ambrì, 14 gennaio | Ambrì Piotta-Milano Inter | 7-7 (3-1; 3-2; 1-4) |
Superato l’Amatori nella seconda gara di campionato i nerazzurri tornano in Svizzera per prepararsi al secondo round della Coppa città di Milano. Avversari i Neuchatel Young Sprinters dell’ex rossonero Vlastimil Suchoparek e La Chaux de Fonds formazione che divide con St. Moritz e Ambrì Piotta i favori del pronostico per la vittoria finale nel campionato di LNB.
1951 | Partita amichevole | Risultato |
Neuchatel, 17 gennaio | NE Young Sprinter-Milano | 2-9 (1-6; 1-2; 0-1) |
A La Chaux de Fonds il 18 gennaio piove a dirotto, non si gioca e la partita viene posticipata al giorno dopo. Il 19 gennaio la temperatura diminuisce e la pioggia diventa neve. Sono stati venduti 1500 biglietti e per evitare il rimborso le squadre si accordano per un incontro/esibizione su tre tempi di dieci minuti l’uno. Le condizioni climatiche non cambiano, dieci/quindici centimetri di neve ricoprono la patinoire. Il Milano accontenta i locali, ma si resta in piedi a fatica, le cadute aumentano e il rischio infortuni incombe. Diversi giocatori nerazzurri escono prima della fine. L’esibizione registra il risultato di 8-1 per La Chaux de Fonds, i dirigenti locali rimproverano i milanesi per avere snobbato l’evento, i nerazzurri ribattono che è già stato un miracolo giocare mezz’ora: attrito tra i due club.
Il 24 gennaio secondo atto del città di Milano
Per gli appassionati di hockey italiani il momento clou della stagione è sempre quello dei match con il Canada, quest’anno rappresentato al mondiale di Parigi da Lethbridge Maple Leafs. Tre le partite disputate al Piranesi: Milano, Diavoli Rossoneri e stranieri delle milanesi. Larghe le vittorie dei Maple Leafs con i due club meneghini, i canadesi hanno invece dovuto impegnarsi al massimo per battere gli stranieri, sostenuti dal tifo pazzesco di tutti i presenti convinti che si poteva clamorosamente vincere. I nerazzurri prima e dopo l’evento hanno ribattuto Amatori Milano e Diavoli Rossoneri nei restanti incontri della prima fase di campionato. I rivali di sempre, ritenendosi ormai eliminati, hanno dato forfait e sono partiti per una tournée in Svezia.
Milano, 30 gennaio 1951 – Partita amichevole. | Risultato |
Milano Inter-Lethbridge Maple Leafs | 1-12 (1-4; 0-2; 2-4) |
Febbraio dedicato ad amichevoli, girone finale di campionato, e allenamenti della Nazionale. Gli azzurri andranno a Parigi dove, in concomitanza con il mondiale, Austria, Belgio, Francia, Jugoslavia, Olanda e Italia daranno vita a un torneo denominato dalla Lega Internazionale Criterium d’Europa. In Francia e Svizzera dominano freddo e neve, della gara di Chamonix nessuna notizia e potrebbe anche non esserci stata. A Zurigo neve fitta e partita interrotta più volte per ripulire il ghiaccio. In Engadina i rivali principali dei nerazzurri sono freddo e altitudine, ma solo nei primi venti minuti, in seguito vige la legge del più forte.
1951 | Partite amichevoli | Risultato |
Ortisei, 3 febbraio | Ortisei-Milano Inter | 1-6 (0-2; 1-3; 0-1) |
Ortisei, 4 febbraio | Ortisei-Milano Inter | 1-10 (0-1; 1-6; 0-3) |
Chamonix, 23 febbraio | Chamonix-Milano Inter | nessuna notizia. |
Zurigo, 24 febbraio | Grasshopper-Milano Inter | 4-3 (2-1; 1-1; 1-1) |
St. Moritz, 25 febbraio | St. Moritz-Milano Inter | 10-11 (7-1; 1-5; 2-5) |
Con la stagione invernale al tramonto il girone finale di campionato si gioca nuovamente al Piranesi. Dovendosi ancora disputare Auronzo Misurina-Ortisei il girone B non si è concluso; il Cortina ha 5 punti, l’Ortisei 3 e l’Auronzo 2. Gli ampezzani sospendono l’attività per mancanza di ghiaccio e la Federazione decide di far giocare il match tra Auronzo e Ortisei a Milano lo stesso giorno della partita inaugurale tra nerazzurri e Alleghe. La spunta l’Auronzo (7-3) che con Alleghe e Milano giocherà per lo scudetto. Nel girone finale il Milano non può contare su Giuseppe Zerbi che sta prestando il servizio militare a Bari, Pete Bessone sposta Bulgheroni in difesa e schiera se stesso in attacco; si scambieranno il ruolo nel corso delle due partite.
Milano, 27 febbraio 1951 – Girone finale campionato italiano. |
Auronzo Misurina-Alleghe 6-5 (1-2; 0-1; 5-2) |
Milano, 28 febbraio 1951 – Girone finale campionato italiano. |
Milano Inter-Auronzo Misurina 5-1 (2-1; 2-0; 1-0) |
Milano Inter: Bolla; Bucchetti, Bulgheroni; Passerini, Agazzi, Bessone; Fardella, Innocenti, Gerli. |
Auronzo Misurina: Amenth; Scheibmeier, Quinz; C. Pahler, Rizzardi; W. Colombo, I. Lorenzi, F. Macchietto; M. Zandegiacomo Todeschin, U. Pais, F. Da Corte; S. Larese Fece. |
Reti: 1°t. Agazzi, I. Lorenzi, Gerli. 2°t. Passerini, Gerli. 3°t. Innocenti. |
Arbitri: Galetti e Demetz. |
Milano Inter punti 4, Auronzo 2, Alleghe 0. |
Milano Inter campione d’Italia. |
Giocatori impiegati in campionato dal Milano Inter. |
Vittorio Bolla; Pete Bessone, Giancarlo Bucchetti, Giuseppe Zerbi; Giancarlo Agazzi, Giancarlo Bulgheroni, Vincenzo Fardella, Umberto Gerli, Dino Innocenti, Mario Passerini. |
Due importanti test con la Svizzera B in proiezione Criterium. Vittoria in trasferta e sconfitta casalinga. I ct Gino Bestagini e Franco Rossi hanno scelto giocatori delle milanesi con la sola eccezione di Guerrino Beltrami (Losanna HC). Bolla e Fresia si contendono il posto da titolare, decisiva la partita di Milano; Bolla si lascia sorprendere da un paio di tiri non irresistibile e a Parigi il posto davanti alla gabbia è di Fresia.
Neuchatel, 2 marzo 1951 – Partita amichevole. | Risultato |
Svizzera B-Italia | 4-5 (1-1; 2-2; 1-2) |
Milano, 3 marzo 1951 – Partita amichevole. | |
Italia-Svizzera B | 3-5 (2-3; 0-2; 1-0) |
Prima del Criterium il calendario prevede la terza partita del città di Milano. Vincono i Diavoli al termine di un incredibile testa a testa. I nerazzurri hanno giocato una gran bella gara, tenendo conto che ben nove di loro formano il nucleo della Nazionale, questo fa ben sperare per il torneo che gli azzurri si apprestano ad affrontare a Parigi. Durissimo scontro fortuito tra Girard e Bessone che cadendo malamente ha battuto la testa sul ghiaccio. L’italo-americano ha perso i sensi, all’ospedale suturato con cinque punti al cranio capelluto.
Ruolo | Lista convocati Criterium d’Europa di Parigi. |
P | Vittorio Bolla (Milano Inter) e Antonio Fresia (DRN). |
D | Giancarlo Bucchetti, Giancarlo Bulgheroni, Eno Campanini (Milano Inter), Guerrino Beltrami (Losanna HC). |
A | Giancarlo Agazzi, Vincenzo Fardella, Umberto Gerli, Dino Innocenti, Mario Passerini (Milano Inter), Mario Bedogni, Aldo Federici, Luigi Mattavelli (DRN). |
ct | Luigi Bestagini e Franco Rossi. |
Classifica marcatori azzurri al Criterium d’Europa. | Reti |
Mario Passerini | 12 |
Vincenzo Fardella e Aldo Federici | 4 |
Umberto Gerli | 3 |
Giancarlo Agazzi, Mario Bedogni, Guerrino Beltrami e Dino Innocenti | 1 |
La vittoria nel Criterium chiude la stagione. Per Vico Rigassi, inviato speciale per “La Gazzetta dello Sport”, la squadra azzurra possiede un’ossatura ben fatta, probabilmente la Nazionale è dello stesso livello di Norvegia, Finlandia e Gran Bretagna, ma meglio procedere con un passo alla volta. Il limite è che ci sono solo giocatori cresciuti a Milano, sperare nel nuovo impianto di Torino e in quello di Cortina. Hans Cattini è del parere che l’hockey italiano potrà attingere anche dal parco giocatori che sta crescendo nelle Dolomiti. Luigi Grassi (La Gazzetta dello Sport”) scrive di raggio di sole e maggiore affermazione di sempre. Fresia, Bulgheroni, il trentacinquenne Beltrami, Agazzi, Federici e Passerini spina dorsale della squadra. Menzione d’onore per Innocenti, ultimo dei veterani. In difesa Bucchetti si è battuto come un guerriero, ma deve imparare a trattenersi: troppe penalità inutili. L’annuale congresso della Federazione internazionale ha riammesso Germania e Giappone, mentre si temono defezioni per i Giochi invernali di Oslo 1952: spese per la trasferta in Norvegia troppo onerose.
Classifica marcatori stagionali del Milano Inter. | Reti |
Giancarlo Agazzi (26 presenze) | 29 |
Dino Innocenti (26) | 22 |
Mario Passerini (24) | 17 |
Vincenzo Fardella (24) | 14 |
Giancarlo Bulgheroni (24) e Henry Hayes (14) | 11 |
Umberto Gerli (22) | 10 |
Pete Bessone (24) | 9 |
Eno Campanini (21) | 7 |
Giancarlo Bucchetti (26), Giuseppe Zerbi (11), Reto Delnon (1) e autogol | 1 |
Reti a tavolino | 5 |
Mancano i marcatori di 53 reti. |