1936/1937 DRN

CommissarioGiuseppe Lavezzari
AllenatoreAutogestione
RuoloGiocatori con almeno una presenza in prima squadra.
PAugusto Gerosa, Costanzo Mongini.
DLuigi Bestagini, Franco Carlassare, Mara.
ACarlo Bassi, Egidio Bruciamonti, Enzo Cesana, Otello D’Apollonia, Ignazio Dionisi, Giacomo Levi, Mario Maiocchi, Aldo Marazza, Giorgio Pellegrini, Gianni Scotti, Roberto Taroni.

La nuova stagione viene inaugurata da una sorprendente delibera della Federazione che vieta a tutte le squadre italiane il tesseramento di giocatori stranieri. Le società possono ingaggiare un allenatore straniero, ma senza la possibilità di utilizzarlo come giocatore, nemmeno per incontri di carattere amichevole. La scelta solleva molti dubbi, il più critico nei confronti di questa decisione è Erberto Levi (La Gazzetta dello Sport) che non perde occasione per rimarcare che il problema del nostro disco su ghiaccio rimane quello delle piste artificiali. Esplicitamente pro FISI “Il Corriere della Sera”: -Draconiana ma necessaria decisione di proibire l’inclusione di stranieri nelle squadre italiane-. Forti dubbi sulla sorte dei Diavoli Rossoneri, per i dirigenti del Milan che si dedicano alla sezione hockey proseguire l’attività senza giocatori stranieri non ha alcun senso. Inoltre, i rossoneri dovranno fare a meno di un pilastro come Decio Trovati, partito per l’Africa orientale per motivi di lavoro. Il rammarico maggiore riguarda la Coppa Spengler alla quale si dovrà giocoforza rinunciare. La stagione è completamente sulle spalle dell’ing. Lavezzari, tanto più che la situazione economica del Milan non vive un felice momento, il club calcistico ha persino venduto al comune di Milano lo stadio di San Siro. La Federazione soccorre le due milanesi favorendo gli accordi con la direzione del Palazzo del Ghiaccio, che concede un maggiore numero di ore per gli allenamenti. Fatti due conti, Milano e Diavoli Rossoneri rinunciano a partite amichevoli, L’ingaggio di club dall’estero ha un costo e senza stelle straniere si teme una scarsa affluenza di pubblico con relativo magro incasso. I Diavoli giungono a fine anno senza alcun sussulto e nel gennaio del 1937, essendo alcuni titolari impegnati nei Littoriali a San Martino di Castrozza, i primi rossoneri a scendere sul ghiaccio sono quelli della seconda squadra.

San Martino di Castrozza: GUF Milano-GUF Pavia 4-2.
Torino, 17 gennaio 1937 – Partita amichevole.
Nord Torino-Diavoli Rossoneri II 1-1 (0-0; 0-1; 1-0)
Nord Torino: Ferreccio; Perini, Cantatore; Giorda, Nanni Prat, Garelli; Grassi, Gillardi, Cappabianca; Beltrami.
DRN II: Mongini; Bestagini, Bruciamonti II; Bassi, Giacomo Levi, Taroni; Inzana, Mussi II, E. Cesana; Longoni,
Reti: 2°t. Giacomo Levi. 3°t. Gillardi.
Arbitri: Patruno (To) e Achille Trovati (DRN).
Mongini sventa un attacco dei torinesi.

Nel fine settimana successivo con l’innesto di alcuni giovani esordio della prima squadra in trasferta a Bolzano e in Val Gardena.

Bolzano, 23 gennaio 1937 – Partita amichevole.
Renon-Diavoli Rossoneri 3-2 (1-0; 1-1; 1-1)
Renon: Merendi; Holzner, Mech; Menestrina, Ebner, Lux (rinforzo dal Milano),
DRN: Mongini; Carlassare, Bestagini; Giacomo Levi, Gianni Scotti, E. Bruciamonti; Taroni, E. Cesana.
Rerti: 1°t. 14′ Ebner. 2°t. 2′ Lux, 11′ Giacomo Levi. 3°t. 5′ Lux, 8′ Gianni Scotti. Arbitro: Gerosa (DRN).
Ortisei, 24 gennaio 1937 – Partita amichevole.
Ortisei-Diavoli Rossoneri 0-4 (0-0; 0-2; 0-2)
Ortisei: Rudi Schmalzl; Noflaner, Kasslatter; Walpoth, F. Hofer, G. Senoner; G. Demetz, Roman Schmalzl.
DRN: Mongini; Bestagini, Carlassare; Taroni, Giacomo Levi, E. Bruciamonti; E. Cesana, Gianni Scotti.
Reti: 2°t. 7′ Taroni, 13′ Gianni Scotti. 3°t. 7′ E. Bruciamonti, 15′ Gianni Scotti. Arbitro: Gerosa (DRN).
Il giovane portiere dei Diavoli Rossoneri Costanzo Mongini.

Le sorprese in ambito federale non sono finite. Alla serie A potranno partecipare solo le società che iscriveranno tre squadre. La prima dovrà essere formata dai migliori giocatori che non potranno fare parte delle altre due. La seconda non potrà schierare nazionali e partecipanti alle finali di campionato precedenti. La terza sarà composta da giocatori che mai abbiano preso parte a gare approvate dalla FISI e di età non superiore a ventitré anni. La partita tra le prime squadre assegna un punto, quella tra le seconde due e tra le terze tre. La classifica per società si otterrà sommando i punti conquistati dalle tre squadre, nel caso di parità di punti si disputerà uno spareggio tra le terze squadre. Se una delle tre squadre si ritira, la società perde il diritto di classifica. Visto che nemmeno il Cortina ha una terza squadra, da subito si intuisce che le uniche società in grado di iscriversi al massimo campionato saranno le due milanesi e dall’assegnazione dei punti si evince che il torneo sarà deciso dal match che opporrà i più giovani. I Diavoli sono solo al quarto anno di vita, arduo per l’ing. Lavezzari allestire l’under 23: fondamentale l’aiuto di Egidio Bruciamonti per gli allenamenti. Al termine dei Littoriali d’inverno i Diavoli tesserano Otello D’Apollonia del GUF Padova, tornato in Italia dal Canada e convocato in Nazionale per il mondiale universitario (due reti in tre partite). Finalmente in febbraio due match al Palazzo.

Milano, 19 febbraio 1937 – Partita amichevole.
Diavoli Rossoneri-St. Moritz 1-2 (1-0; 0-1; 0-1)
Diavoli Rossoneri: Gerosa; E. Bruciamonti, Marazza; Dionisi, Bestagini, Maiocchi; Pellegrini, D’Apollonia.
St. Moritz: Cronk; Schmidt, Martignoni; Cadisch, Baechler, Cooke; Kuhn, Svanosio, Innocenti.
Reti: 1°t. 1′ Dionisi. 2°t. 7′ Innocenti. 3°t. 14′ Baechler.

La fame di hockey dei tifosi rossoneri porta al Piranesi un pubblico da grandi occasioni. Non ci sono Carlassare e Gianni Scotti, in difesa l’inedita coppia Bruciamonti-Marazza. Il St. Moritz, ottima prova dell’italiano Dino Innocenti, esce alla distanza e passa in vantaggio sul finire. Numerosi i presenti anche nella gara con l’Innsbruck EV. Spazio ai giocatori della seconda squadra e i tirolesi non fanno sconti. Il pubblico sfolla deluso, consapevole che le partitissime degli anni passati sono solo un ricordo.

Milano, 24 febbraio 1937 – Partita amichevole.
Diavoli Rossoneri-Innsbruck EV 0-3 (0-1; 0-0; 0-2)
Diavoli Rossoneri: Mongini; Bestagini, Mara: Dionisi, Bassi, Giacomo Levi, Taroni; Bruciamonti, Marazza, Maiocchi.
Innsbruck EV: Amenth; Demmer, Oberweger; Held, Goldsteiner, Pohl; Gassler, Schmidt, Pupp.
Reti: 1°t. aut. Bruciamonti. 3°t. 4′ e 13′ Schmidt.
Arbitri: Pesenti e Dionisi.

Come era facilmente prevedibile la FISI conferma che al campionato si sono iscritte solo le due società milanesi. Per la partita tra le due prime squadre un pubblico fitto e bramoso di hockey riempie il Piranesi. Nelle file rossonere non ci sono Carlassare e Maiocchi, entrambi infortunati. Prima che la gara abbia inizio il Milano apre il caso D’Apollonia: il giocatore è italo-canadese e come deliberato dalla FISI in campionato non può giocare. I Diavoli, convinti di essere diventati il bersaglio su cui si scagliano tutti i provvedimenti della Federazione, ricordano che D’Apollonia ha indossato la maglia azzurra a Zell am See; se era italiano in Austria a maggiore ragione lo è in Italia! I dirigenti federali milanesi confermano che D’Apollonia non ha i requisiti per giocare. I Diavoli non demordono e ribadiscono che senza Otello D’Apollonia non scenderanno in pista. Sugli spalti i tifosi scalpitano: vogliono le squadre sul ghiaccio, vogliono la partita. Sulla diatriba prevale il buonsenso: i rossoneri accolgono l’invito a giocare, ma per loro si tratta di una semplice amichevole.

Milano, 3 marzo 1937 – Partita amichevole.
Milano-Diavoli Rossoneri 2-1 (2-0; 0-1; 0-0)
Milano: Calcaterra; De Mazzeri, F. Rossi; P. Fabris, Mussi, Timpano; Lux, Venosta, Signorini.
DRN: Gerosa; Bestagini, Bruciamonti; Dionisi, Marazza, Gianni Scotti; Pellegrini, D’Apollonia.
Reti: 1°t. 11′ De Mazzeri, 13′ F. Rossi. 2°t. 12′ D’Apollonia.
Arbitri: Hug e Hirtz (Svizzera).

Il fatto che i Diavoli Rossoneri si siano rifiutati di giocare la partita di campionato consegna al Milano la vittoria a tavolino (Il Corriere della Sera), ma prevedendo il regolamento che in caso di abbandono di una delle tre squadre, la società a cui questa appartiene perde ogni diritto di classifica, c’è chi è convinto che il Milano abbia già vinto il campionato. Chiarimenti non se ne vedono, per la carta stampata il campionato continua. Notizie confuse anche sul parapiglia al rientro negli spogliatoi.

3 marzo 1937, da sinistra: E. Bruciamonti, D’Apollonia, Pellegrini, Scotti, Marazza, Gerosa, Mussi, Timpano, Calcaterra, Venosta, P. Fabris, Lux, Signorini, F. Rossi, T. De Mazzeri, gli arbitri Hirtz e Hug. Inginocchiati: Bestagini e Dionisi.

Anche la partita tra le seconde squadre è preceduta da controversie. I rossoneri sostengono che la seconda formazione del Milano è zeppa di giocatori che hanno partecipato a fasi finali di campionato assoluto, cosa vietata dal regolamento. I nerazzurri affermano che fa testo la classificazione dei giocatori in base ai risultati ottenuti al 31 marzo 1936. In effetti Taccani, Rota, Bordoni e Talamona hanno giocato le finali del 1935, ma sempre con il Milano II. I dubbi sorgono sulla posizione di Arnaldo Fabris che ha giocato con la prima squadra la finalissima dello scorso anno e manco a farlo apposta la partita la decide una rete del maggiore dei gemelli Fabris!

Milano, 4 marzo 1937 – Campionato italiano – Seconda partita.
Milano II-Diavoli Rossoneri II 3-2 (0-0; 2-1; 0-1; 1-0; 0-0)
Milano II: Gandini; Talamona, Sommariva; A. Fabris, Taccani, Bordoni; Rota, Codognato, Finzi.
DRN II: Mongini; Mara; Bestagini; Bassi, Giacomo Levi; Taroni; Brambilla, Mussi II, Boriosi.
Reti: 1°t. 4′ Talamona, 5′ Taccani, 8′ Bassi. 2°t. 6′ Mara. 1°t.s. 3′ A. Fabris.
Arbitri: Hug e Hirtz (Svizzera).

Il solo match che si svolge senza premesse polemiche è quello che oppone gli under 23. Per la terza volta il responso del campo dice Milano. A mezzanotte il campionato è finito: sei punti a zero per i nerazzurri, il Milano è campione d’Italia per l’ottava volta. Quasi indifferente la reazione dello scarso pubblico presente.

Milano, 4 marzo 1937 – Campionato italiano – Terza partita.
Milano III-Diavoli Rossoneri III 1-0 (1-0; 0-0; 0-0)
Milano III: Zopegni; Butti, Saldini; Mattea, Mainoldi, Florio; A. De Mazzeri II, Columella, Formenti.
DRN III: Galletti; Bruciamonti II, Longoni; Gualdi, E. Cesana, Inzana; Monti, E. Rossi, Santambrogio.
Rete: 1°t. 1′ Columella (Mainoldi). Arbitri: Hug e Hirtz (Svizzera).

Stralcio analisi finale (La Gazzetta dello Sport). La formula del torneo appena concluso ha sicuramente penalizzato i Diavoli Rossoneri: in attività da soli quattro anni, la compagine tenuta in vita dalla passione dell’ing. Lavezzari non aveva a disposizione un numero elevato di riserve e allievi per competere con il Milano, il cui parco giocatori è rimasto intatto grazie alla regola che ne vietava il trasferimento ai Diavoli. La FISI ha gestito malissimo la vicenda D’Apollonia: è la prima volta che un nazionale non riceve il nulla osta per giocare in campionato, tuttavia i rossoneri hanno sbagliato nel ritirare la squadra. Il campionato ha vissuto un’edizione anomala: non c’è una squadra campione, ma una società campione e questo non si addice ai normali criteri di una competizione del genere.

Ultima partita della prima squadra dei Diavoli Rossoneri, da sinistra in piedi: Dionisi, Gerosa, l’ing. Lavezzari, D’Apollonia, Bestagini, Marazza, Gianni Scotti. Accosciati: il massaggiatore Clerici, Egidio Bruciamonti e Pellegrini.

Termina così la stagione in cui si è voluto dare una rilevanza maggiore alle partite dei più giovani, ma non basta. Per progredire ed essere valorizzati hanno bisogno di buoni maestri, cioè allenatori e giocatori stranieri. Fermo restando le cose, i benefici e i vantaggi delle scelte effettuate sono tutti da verificare (La Gazzetta dello Sport). Severa la critica di Ettore Mattea (Libro e Moschetto): -La Federazione può avanzare tutte le ragioni che vuole ma alla fine i risultati sono stati questi: un peggioramento stilistico universalmente riconosciuto e un minore interesse del pubblico a causa delle poche partite disputate-. In aprile la FISI rende noti i provvedimenti disciplinari presi in relazione agli incidenti verificatisi nel dopo partita del 3 marzo. Mario Maiocchi (DRN) sospeso a tempo indeterminato per assoluta mancanza di spirito sportivo. Franco Taccani (M) sospeso per due anni per scarso spirito sportivo. Tutti gli altri giocatori sono stati ammoniti.

Bilancio derby Diavoli Rossoneri-MilanoNumeri
Partite giocate (una a tavolino)8
Vittorie dei Diavoli Rossoneri4
Vittorie del Milano3
Partite pareggiate1
Reti segnate dai Diavoli Rossoneri21
Reti segnate dal Milano17
stagione precedentestagione successiva
Associazione Disco su Ghiaccio Milano