Presidente onorario | Alberto Bonacossa |
Presidente effettivo | Emilio Botturi |
Allenatore | Francesco Roncarelli |
Ruolo | Giocatori. |
P | Enrico Calcaterra, Alberto De Bernardi, Augusto Gerosa, P. Piazza. |
D | Vittorio Bianchi, Guido Botturi, Ambrogio Gobbi, Guglielmo Jervis, Francesco Roncarelli, |
A | Gianmario Baroni, Giulio Covo, Tino De Mazzeri, Ernesto Iscaki, Giampiero Medri, Camillo Mussi, Luigi Redaelli, Ferdinando Schlacht, Gianni Scotti, Decio Trovati (C), |
La pista di Porta Vittoria il 23 novembre 1928 rivede il ghiaccio, Il governo ha fornito l’aiuto necessario per il conseguimento della riapertura, la gestione dell’impianto viene affidata al neo costituito Circolo dei Pattinatori alla cui presidenza non può che esserci il conte Alberto Bonacossa, che più di ogni altro si è attivato per risolvere in positivo la vicenda. Il 7 dicembre, in una serata di propaganda, i milanesi rivedono all’opera i loro beniamini impegnati in una partita in famiglia. Da Montreal è tornato a Milano Frank Roncarelli, si occuperà dell’intero parco giocatori, compresi i giovani. Dalla ripresa dell’attività il Milano sfoggia una nuova maglia: è nera con una grande M bianca sul petto. Nel corso del primo impegno stagionale con lo Star Losanna, gli appassionati milanesi si rendono conto che nelle file del Milano c’è un giocatore di un’altra categoria: Frank Roncarelli. Il nuovo allenatore-giocatore, già ammirato al Palazzo nel marzo del 1927, è eccellente nel pattinaggio, preciso nel tiro e abile nel possesso del disco. Ai losannesi rifila una cinquina ed è l’assoluto protagonista della serata.
1928 | Milano – Partite amichevoli. | Risultato |
9 dicembre | Milano-Star Losanna | 7-1 (3-1; 0-0; 4-0) |
21 dicembre | Milano-Chamonix | 4-2 (1-1; 2-1; 1-0) |
In dicembre il Milano torna a Davos per partecipare alla Coppa Spengler. Calcaterra, Roncarelli, Bianchi, Decio Trovati, Gianni Scotti, Redaelli, Giulio Covo e Gianmario Baroni i giocatori impiegati, manca Gobbi e le sue assenze sono sempre più frequenti. Della comitiva fanno parte anche il segretario De Luca e il massaggiatore Camillo Brambilla. Si comincia con i canadesi di Parigi* e, per una squadra che dagli allibratori era data perdente di 12 reti, il risultato è sorprendente: il Milano perde di un gol subito a tre minuti dal termine. Nei giorni seguenti la direzione del torneo esclude dal torneo i parigini in quanto alcuni giocatori sono accusati di giocare dietro compenso, cosa non consentita dalle regole della Spengler. Tre giorni dopo il Milano torna sul ghiaccio e di fronte a un pubblico che non crede ai suoi occhi batte la Oxford University. A questo punto l’incontro con il Berlino SC vale la finalissima, ma nonostante una buona prestazione i neri vengono eliminati dalla squadra che si aggiudicherà il torneo. Niente da fare nemmeno con i bavaresi del Riessersee SC nella finale di consolazione. Il Milano è la rivelazione del torneo, il salto di qualità effettuato nel giro di un anno ha del sensazionale, tutti i meriti sono di Frank Roncarelli che con intensi allenamenti ha migliorato il rendimento di tutti i giocatori.
1928 | Davos – Coppa Spengler. | Risultato |
26 dicembre | Canadiens Paris*-Milano | 1-0 (0-0; 0-0; 1-0) |
29 dicembre | Milano-Oxford Univ. | 3-1 (1-1; 1-0; 1-0) |
30 dicembre | Berlino SC-Milano | 2-0 (0-0; 0-0; 2-0) |
Finale 3° posto | ||
31 dicembre | Riessersee SC-Milano | 2-0 |
In gennaio quattro amichevoli, le due sull’altopiano del Renon servono per vedere se, oltre ai milanesi, ci sono giocatori in grado di vestire la maglia azzurra in occasione dell’europeo di Budapest. Al termine di un triangolare tra Milano, Cortina e Renon, il neo coach della Nazionale Frank Roncarelli convoca due cortinesi: il portiere Roberto Zardini ed Egidio Apollonio.
1929 | Luogo | Partite amichevoli. | Risultato |
4 gennaio | Milano | Milano-Wiener EV | 2-6 (1-3; 1-1; 0-2) |
12 gennaio | Milano | Milano-London Team | 0-2 (0-0; 0-0; 0-0; 0-2) |
20 gennaio | Costalovara | Milano-Cortina | 6-0 |
20 gennaio | Costalovara | Renon-Milano | 1-5 |
A Budapest gli azzurri si fanno onore e riportano un ottimo quarto posto. I nostri giocano solo da cinque anni e in un lustro sono passati da comprimari a protagonisti. E’ chiaro che gli enormi progressi si devono soprattutto al grande lavoro svolto da Frank Roncarelli. L’europeo se lo aggiudica la Cecoslovacchia (2-1 in finale sulla Polonia).
1929 | Budapest – Campionato d’Europa. | Risultato |
Partite dell’Italia nel girone C. | ||
28 gennaio | Ungheria-Italia | 1-2 (1-0; 0-1; 0-1) |
29 gennaio | Italia-Belgio | 1-0 (1-0; 0-0; 0-0) |
Semifinale. | ||
2 febbraio | Cecoslovacchia-Italia | 1-0 (0-0; 0-0; 0-0; 1-0; 0-0) 2 t.s. |
Finale 3° posto. | ||
3 febbraio | Austria-Italia | 4-2 (0-2; 2-0; 2-0) |
Indossate nuovamente le maglie con la grande M i milanesi si recano a Vienna per un torneo, ma la fatica si fa sentire e contro squadre con un numero di atleti superiore arrivano due cocenti sconfitte. Al termine della seconda partita i viennesi si scusano con gli italiani per il pessimo arbitraggio: ben cinque reti erano viziate da evidenti fuorigioco.
1929 | Torneo di Vienna. | Risultato |
5 febbraio | Davos-Milano | 5-1 (0-0; 2-1; 3-0) |
7 febbraio | Wiener EV-Milano | 8-1 (1-0; 3-1; 4-0) |
Purtroppo il fitto calendario internazionale non ha permesso lo svolgimento del campionato. Per i reduci di Budapest serve un periodo di meritato riposo, leggeri allenamenti e nessuna amichevole fino a metà marzo.
1929 | Milano – Partite amichevoli. | Risultato |
15 marzo | Milano-Sel. Carinzia | 8-3 (1-1; 3-1; 4-1) |
16 marzo | Milano-Renon | 8-0 |
22 marzo | Milano-Chateau d’Oex | 4-3 (2-0; 1-2; 1-1) |
La stagione si chiude ad aprile, quando il presidente Emilio Botturi invita a casa sua soci e giocatori per i saluti di commiato. Coglie l’occasione per premiare i vincitori del torneo riserve: Gerosa; Tedeschi, Rota; Achille Trovati, Benni e Venosta. Ci si aspetta molto dal giovane portiere, già lanciato nella mischia nella gara con il Renon.