1934/1935

Presidente onorarioAlberto Bonacossa
Presidente effettivoAmbrogio Gobbi
AllenatoreJames Foley
RuoloGiocatori con almeno una presenza in prima squadra.
PEnrico Calcaterra, Augusto Gerosa.
DGianmario Baroni (C), Franco Rossi.
APietro V. Covo, James Foley, Tino De Mazzeri, Giampiero Medri, Camillo Mussi, Frank Roncarelli, Carlo Signorini, Franco Taccani, Giuseppe Timpano, Luigi Venosta.
RinforzoDecio Trovati (Diavoli Rossoneri).

Inizio stagione totalmente dedicato alla Coppa Europa Interclubs, al torneo partecipano dieci squadre di Cecoslovacchia, Francia, Germania, Inghilterra e Italia. I campioni d’Italia vengono inseriti nel gruppo A con le londinesi Streatham e Wembley Lions, i tedeschi del Riessersee SC e i parigini dello Stade Français. Programma impegnativo e complicato dal passaggio di Ignazio Dionisi ai Diavoli Rossoneri e dal mancato ritorno in Italia di Frank Roncarelli: ha promesso di tornare in gennaio.

31 ottobre 1934, il Milano schierato prima della sfida con lo Stade; da sinistra: Giuseppe Timpano, Pietro Covo, Gigi Venosta, Millo Mussi, Giampiero Medri, Gianmario Baroni, Franco Rossi, Tino De Mazzeri e Augusto Gerosa.
Milano e Stade Français nella nebbia del Palazzo del ghiaccio.
1934LuogoCoppa Europa.Risultato
31 ottobreMilanoMilano-Stade Français Parigi1-3 (0-0; 1-2; 0-1)
7 novembreLondraStreatham-Milano9-0 (2-0; 2-0; 5-0)
8 novembreLondraWembley Lions-Milano2-0 (2-0; 0-0; 0-0)
10 novembreParigiStade Français Parigi-Milano6-1 (2-1; 1-0; 3-0)
21 novembre MilanoMilano-Riessersee SC0-0

Cinque partite e un solo punto raccolto. Il dubbio è quello di avere voluto partecipare a un torneo che necessitava di una ben più seria e adeguata preparazione. Il Milano gioca la prima partita con una misera settimana di allenamento alle spalle, quando le londinesi e i parigini sono sul ghiaccio da oltre un mese. Nel primo match esordisce positivamente il giovane Pietro Covo che il giorno seguente nel corso di un’esibizione benefica cadendo rovinosamente sul ghiaccio si fratturerà una clavicola: rientrerà a fine dicembre con la seconda squadra. Altre tre gare nel giro di quattro giorni, dopo un lungo viaggio e affrontando squadre colme di nordamericani. Il Milano muove la classifica nella partita giocata al Palazzo con il Riessersee SC terminata in pareggio. Contro i bavaresi, rinforzati da quattro giocatori del Fussen, esordisce il nuovo allenatore-giocatore: il canadese Jim Foley.

21 novembre 1934, Milano-Riessersee SC 0-0. Da sinistra: Timpano, Baroni, Venosta, Gerosa, T. De Mazzeri, J. Foley, Medri, Mussi e F. Rossi.

Ancora prima di giocare un’amichevole Gerosa, Baroni, De Mazzeri, Mussi e Venosta si uniscono ai nazionali dei Diavoli Rossoneri per affrontare lo Slavia Praga in una partita organizzata in fretta e furia per saggiare le condizioni dei probabili azzurri (CdM 1935 a Davos). Gli allenamenti dei nazionali si svolgono a singhiozzo per permettere ai due club milanesi di rispettare gli impegni assunti: amichevoli e partite di Coppa Europa. Resta il problema dovuto al fatto che, mancando Roncarelli, al momento il gruppo non ha nessuna guida riconosciuta. Contro il St. Moritz Gerosa lascia il posto davanti alla gabbia a Calcaterra, che pur giocando poco è sempre tenuto in considerazione.

1934LuogoPartita amichevole.Risultato
30 novembreMilanoMilano-St. Moritz3-0 (2-0; 1-0; 0-0)
Coppa Europa.
8 dicembreMilanoMilano-Wembley Lions1-2 (0-1; 1-1: 0-0)
15 dicembreMonaco Bav.Riessersee SC-Milano1-1 (1-1; 0-0; 0-0)
Partita amichevole.
16 dicembreGarmischRiessersee SC-Milano3-2 (2-1; 0-0; 1-1)

Mentre la stagione agonistica delle altre squadre italiane viene messa in crisi da un inverno troppo mite, quella delle milanesi prosegue a pieno ritmo. Il Milano si ripresenterà a St. Moritz per partecipare al torneo locale, prima di partire per l’Engadina un’ultima amichevole con una squadra di Budapest. In questo match, non potendo disporre di Gianmario Baroni, i neri schierano in difesa il vecchio capitano Decio Trovati, ora ai Diavoli Rossoneri. L’incontro è vivace e ricco di falli, una papera di Gerosa e l’infortunio nel corso della prima frazione a un ginocchio a Venosta le principali cause della sconfitta. “La Gazzetta dello Sport” sulle ultime fasi della partita: -Verso la fine dell’incontro Foley ha avuto una trovata. Ha fatto uscire il portiere per potere allineare ben cinque uomini all’attacco…-. Probabilmente per il Piranesi era la prima volta. Il bilancio del St. Moritz Trophy è di una vittoria e una sconfitta, ma la cosa peggiore riguarda Venosta: l’infortunio al ginocchio è più grave del previsto.

1934Milano – Partita amichevole.Risultato
21 dicembreMilano-Budai TE1-2 (0-1; 1-1; 0-0)
St. Moritz Trophy.
30 dicembreSt. Moritz-Milano0-2 (0-1; 0-0; 01)
31 dicembreQueen’s Club Londra-Milano8-2 (0-0; 4-1; 4-1)

Va meglio ai ragazzi della seconda squadra (Levi; Benni, Sommariva; A. e P. Fabris, Taccani, P. Covo, Signorini, Galassi) vincitori della Coppa Kandersteg. Pietro Covo rientra dopo due mesi e l’ottimo Franco Taccani raggiunge i titolari a St. Moritz per sostituire Venosta.

I cadetti festeggiano la vittoria nel torneo di Kandersteg.

Nel nuovo anno si continuano ad alternare partite della Rappresentativa Milanese (i probabili azzurri per Davos) con quelle dei due club: sarebbe stato opportuno farlo anche l’anno prima per il mondiale casalingo. La mista ambrosiana perde con il Queen’s Club (2-3) e batte Cambridge (4-1). Il Milano se la vede con Streatham per l’ultima di Coppa Europa e ospita al Palazzo la squadra che indosserà i panni della Nazionale canadese a Davos: Winnipeg Monarchs. Con i londinesi torna in prima squadra Pietro Covo, la giovane promessa non risulta essere italiano, quindi niente Nazionale e niente campionato.

1935LuogoCoppa Europa.Risultato
9 gennaioMilanoMilano-Streatham1-3 (1-1; 0-1; 0-1)
Partita amichevole.
14 gennaioMilanoMilano-Winnipeg Monarchs1-3 (0-0; 0-3; 1-0)

Da metà gennaio spazio alla Nazionale impegnata nel mondiale di Davos, questi i convocati: i portieri Gerosa e Calcaterra (M), i difensori Baroni e F. Rossi (M), D. Trovati e Carlassare (DRN), gli attaccanti Dionisi, M. Zucchini, Gianni Scotti e Maiocchi (DRN), Tino De Mazzeri e Mussi (M). La lista comprende anche Mario Zucchini la cui cittadinanza italiana è stata documentata. Mancano l’infortunato Venosta e l’indisponibile Medri, inoltre è risultato impossibile verificare le condizioni di forma dei poco allenati valligiani. Il massimo responsabile è il commissario federale Crivelli, ma la formazione la decidono i veterani. Al torneo partecipa il numero record di quindici squadre, ma non ci sono gli Stati Uniti: volevano un premio d’ingaggio.

1935Davos – Camp. del Mondo – Girone BRisultato
19 gennaioItalia-Germania2-0 (1-0; 1-0; 0-0)
20 gennaioItalia-Francia1-1 (0-0; 1-0; 0-1)
21 gennaioItalia-Polonia1-1 (0-0; 1-1; 0-0)
Azzurri in difesa nel match con la Germania.

Grande sorpresa: passano il turno Francia e Italia. La Germania, orfana dei fratelli Ball, perde clamorosamente tutte le partite! Le otto qualificate al secondo turno vengono divise in due gironi, le prime due di ogni raggruppamento si giocheranno il titolo incontrandosi tra loro per stabilire una classifica finale.

1935Davos – Camp. del Mondo – Gruppo 1Risultato
22 gennaioCecoslovacchia-Italia 5-1 (0-0; 1-0; 0-1; 4-0) t.s.
23 gennaioCanada-Italia9-0 (3-0; 4-0; 2-0)
24 gennaioSvezia-Italia1-1 (0-1; 0-0; 1-0)

Gli azzurri bloccano sul pareggio la Cecoslovacchia e cedono stremati nel supplementare. Con il Canada non c’è partita e nonostante uno stiramento metta fuori causa Decio Trovati altra buona prestazione con gli svedesi. Al termine di questa partita le due squadre si accordano per non giocare il supplementare, entrambe sono destinate alla fase di classificazione.

1935Davos – Camp. del Mondo 5° / 8° postoRisultato
26 gennaioAustria-Italia2-1 (0-0; 2-1; 0-0)

Causa calo fisico e infortuni Francia e Italia rinunciano all’ultima partita e si dividono il settimo posto. Rispetto al mondiale di Milano gli azzurri guadagnano due posizioni. Con le squadre che in classifica li precedono, salvo il Canada, sono rimasti in partita fino all’ultimo minuto, la sconfitta con i cechi è venuta al supplementare. Molti rimpianti per le assenze di Venosta, Roncarelli e le cattive condizioni di salute che hanno accompagnato per tutto il torneo Baroni. Sugli scudi Mario Zucchini e Ignazio Dionisi chiamati a far parte della selezione europea che sfiderà il Canada campione.

23 gennaio 1935, foto ricordo prima di Canada-Italia.

Ai Littoriali delle neve e del ghiaccio il GUF Milano non si presenta con la migliore formazione, l’unico ad avere giocato in prima squadra è Pietro Benni, conclude al terzo posto. La M d’oro dell’hockey va al GUF Padova dell’allenatore-giocatore Giorgio Pellegrini (Diavoli Rossoneri). In febbraio gli universitari più bravi partecipano alla IV edizione del mondiale dei goliardi a St. Moritz. La squadra è quasi una Nazionale maggiore, ci sono Gerosa, Franco Rossi, Carlassare, Mussi, Dionisi, Gianni Scotti e Maiocchi tutti reduci da Davos, ci sono anche Medri e il ristabilito Venosta, eppure l’esito è disastroso: vittoria stentata e contestata sulla Francia e quattro k.o. con Lettonia, Ungheria, Svizzera e Cecoslovacchia. Intanto è tornato a Milano Frank Roncarelli, ma pare non abbia intenzione di riprendere a giocare. La FISI ha modificato la formula del campionato, riconoscendo come squadre di serie A le prime tre classificate dello scorso anno; Milano, Cortina e Diavoli Rossoneri. E stato istituito il campionato di serie B al quale dovrebbero partecipare tutti gli altri club, la vincente salirà in serie A e giocherà per il titolo con le tre grandi. Un inverno dal clima mite riduce al numero di quattro le partecipanti: Renon e Cortina II a est e le due seconde squadre delle milanesi a ovest.

1935LuogoCampionato di serie BRisultato
10 febbraioSoprabolzanoRenon-Cortina II2-1 (2-1; 0-0; 0-0)
13 febbraioMilanoMilano II-Diavoli Rossoneri II3-1 (0-0; 1-0; 2-1)
Finale camp. di serie B
17 febbraioSoprabolzanoRenon-Milano II1-2 (0-1; 1-0; 0-1)
Milano II promosso in A

Milano e Diavoli Rossoneri incrociano i bastoni per la prima stracittadina il 15 febbraio, in palio due trofei: Coppa Fascio Primogenito e Coppa del Podestà, da assegnare in due partite.

Milano, 15 febbraio 1935 – Coppa FPG e Coppa del Podestà.
Milano-Diavoli Rossoneri 3-3 (1-1; 1-2; 1-0)
Milano: Gerosa; Baroni, F. Rossi; De Mazzeri, Mussi, Venosta; Timpano, J. Foley, Medri.
DRN: G. Ball; D. Trovati, Carlassare; Dionisi, R. Ball, M. Zucchini; Maiocchi, Grant, Gianni Scotti.
Reti: 1°t. 7′ J. Foley, 13′ R. Ball. 2°t. 1′ R. Ball inf. num., 3′ De Mazzeri, 5’30” M. Zucchini inf. num. 3°t. 8′ J. Foley.
Arbitro: Andreossi (Svizzera).
Da sin. in piedi: l’arbitro Andreossi, M. Zucchini, Maiocchi, R. Ball, Scotti, D. Trovati, De Mazzeri, Mussi, Timpano, F. Rossi. In basso: J. Foley, G. Ball, Gerosa, Carlassare, Baroni, Medri e Venosta (piegato).

Nonostante i due club si siano accordati per alzare i prezzi dei biglietti il Piranesi è stracolmo. Si è giocato in un’atmosfera satura di elettricità in pista e fuori, ma nessun incidente turba la bellissima serata sportiva. I Diavoli, che allineavano Decio Trovati in precarie condizioni fisiche, non sono stati capaci di concretizzare la loro superiorità; massimi voti per Mario Zucchini e Rudi Ball: il suo primo gol è stato semplicemente fantastico. Nelle file dei neri superba la partita di Jim Foley rimasto sul ghiaccio per tutta la durata dell’incontro, bene Venosta e De Mazzeri. Gran pecca avere subito due reti quando i rossoneri giocavano con un uomo in meno.

Milano, 20 febbraio 1935 – Coppa FPG e Coppa del Podestà.
Diavoli Rossoneri-Milano 5-0 (2-0; 2-0; 1-0)
DRN: G. Ball; Grant, M. Zucchini; Maiocchi, Pellegrini, Gianni Scotti; Dionisi, R. Ball, H. Ball.
Milano: Gerosa; Baroni, F. Rossi; De Mazzeri, J. Foley, Mussi, Venosta, Roncarelli.
Reti: 1°t. 14′ e 14’30” Grant. 2°t. 10′ Grant (R. Ball), 11′ Scotti (Grant). 3°t. 3′ Dionisi.
Arbitri: Andreossi (Svizzera) e Bell (Canada).

All’ingresso in pista delle squadre la prima grande sorpresa: nel Milano c’è Roncarelli. Anche i Diavoli presentano delle novità. In difesa giostrano Grant e Mario Zucchini, Carlassare si è infortunato in allenamento e lo stiramento muscolare di Decio Trovati è in realtà uno strappo: stagione finita. Inevitabile modificare le due linee offensive: Maiocchi-Pellegrini-Gianni Scotti e Dionisi con Rudi e Heinz Ball. L’ultima sorpresa viene dagli arbitri, che per distinguersi dai fischi che hanno disturbato la prima partita, dirigono usando delle trombette simili a quelle in dotazione ai capistazione! Match dalla fisionomia totalmente diversa da quella di cinque giorni prima, in pratica si è risolta nel corso dell’ultimo minuto del primo periodo. Nel prosieguo il Milano non si è più ritrovato lasciando spazio alle individualità e dimenticandosi del gioco di squadra, insufficiente il rientrante e falloso Roncarelli. I Diavoli con Grant e M. Zucchini hanno dato l’impressione di essere molto più solidi in difesa, in attacco Rudi Ball e Gianni Scotti hanno condotto instancabilmente le loro linee dall’inizio alla fine. La vittoria ha premiato la squadra che sulla carta era favorita e che sul ghiaccio è stata chiaramente migliore. Nelle due serate dei derby delle prime squadre si sono incontrate anche le seconde per contendersi la Coppa FISI. Al pareggio (1-1) del 15 febbraio i cadetti dei neri si aggiudicano la seconda partita (2-0) e alzano il trofeo.

La stagione va in chiusura con il girone finale di campionato, che si riduce a tre dopo il ritiro del Cortina. Si sarebbe dovuto giocare anche al Revis, ma gli ultimi giorni di febbraio sono particolarmente miti e rendono impossibile la formazione del ghiaccio naturale ampezzano. Non potendosi allenare adeguatamente il Cortina rinuncia alla fase finale e lascia le tre milanesi a contendersi il titolo.

Milano, 2 marzo 1935 – Camp. italiano – Prima partita.
Diavoli Rossoneri-Milano II 2-0 (2-0; 0-0; 0-0)
DRN: De Bernardi; Carlassare, M. Zucchini; Dionisi, Pellegrini, Gianni Scotti; Maiocchi, Marazza, Bruciamonti.
Milano II: Calcaterra; Signorini, Benni; A. Fabris, Taccani, P. Fabris; Galassi, Rota, Bordoni.
Reti: 1° t. 5’30” M. Zucchini, 8′ Gianni Scotti.
Arbitri: Howie Grant (DRN) e Jim Foley (M).
Milano, 3 marzo 1935 – Camp. italiano – Seconda partita.
Milano-Milano II 11-0 (3-0; 4-0; 4-0)
Milano: Calcaterra; Baroni, F. Rossi; Timpano, De Mazzeri, Venosta; Taccani, Medri.
Milano II: Mascheroni; Talamona, Benni; Bordoni, Alaimo, P. Fabris; Galassi, Rota.
Reti: 1° t. Venosta, Timpano, F. Rossi. 2° t. De Mazzeri, Venosta, De Mazzeri, F. Rossi. 3° t. De Mazzeri (4).
Arbitri: Howie Grant (DRN) e Jim Foley (M).

Come previsto la finale è tra le due prime squadre. I Diavoli con il Milano II hanno sistemato la pratica nel primo tempo e risparmiato energie per la finalissima. Nella seconda partita il Milano non ha schierato Gerosa e Mussi e i cadetti non erano nemmeno nella migliore formazione. Resta da giocare la terza partita per l’assegnazione del nono titolo nazionale e i biglietti vanno a ruba.

Milano, 4 marzo 1935 – Camp. italiano – Finale.
Diavoli Rossoneri-Milano 2-1 (0-0; 1-1; 1-0)
DRN: De Bernardi; Carlassare, M. Zucchini; Dionisi, Pellegrini, Gianni Scotti; Maiocchi, Bruciamonti.
Milano: Gerosa; Baroni, F. Rossi; De Mazzeri, Mussi, Venosta; Timpano, Signorini, Medri.
Reti: 1° t. 14′ Gianni Scotti (Maiocchi), 14’30” De Mazzeri. 3° t. 13’30” Pellegrini.
Arbitri: Howie Grant (DRN) e Jim Foley (M).

Diavoli privi di Marazza, Decio Trovati decide che nessuno della seconda squadra prenderà il suo posto: i rossoneri giocheranno in otto. Il Milano è nella migliore formazione possibile. In campionato gli stranieri non possono giocare, Trovati e Marazza sono out, questo rimischia le carte e rende l’esito del match impronosticabile. Il quarto d’ora iniziale vede i Diavoli fare la partita e sfiorare il gol almeno in tre occasioni. I neri hanno badato a difendersi, impegnando De Bernardi con tiri da lontano. Il portiere rossonero, incoraggiato dai suoi tifosi, non ha sbagliato nemmeno un intervento. Il secondo periodo è equilibrato, all’inizio Mario Zucchini si esibisce in un numero d’alta scuola e tira a colpo sicuro, ma Gerosa gli nega il gol con una parata strepitosa. Sul finire i Diavoli passano in vantaggio con Gianni Scotti al termine di una veloce azione in collaborazione con Pellegrini e Maiocchi. Trenta secondi e Tino De Mazzeri si scatena in una prepotente e veloce discesa personale sprigionando tutte le energie rimaste con un bolide imparabile: uno a uno. Ultima frazione con la paura di perdere. I neri cercano la via della rete con iniziative personali, i Diavoli confidano nel loro gioco d’assieme. Proprio grazie a un’azione che ricalca quella del primo gol i rossoneri violano per la seconda volta la rete difesa da Gerosa. Scotti e Pellegrini scendono scambiandosi il disco con precisione, il secondo tira e Gerosa respinge, ne nasce una mischia concitata con quattro/cinque giocatori alla ricerca del disco. Le stecche di Baroni e Pellegrini si scontrano e il disco schizza impazzito nella porta del Milano. Mancano novanta secondi alla fine, i neri si gettano disperatamente in avanti e nell’ultimo minuto i Diavoli falliscono ben quattro occasione per triplicare: clamorosa la traversa centrata da Scotti. Gli addetti ai lavori della carta stampata concordano, la vittoria degli uomini di Decio Trovati è meritata: con un gioco veloce e ragionato si sono resi maggiormente pericolosi dei rivali. Alberto De Bernardi, da tutti indicato come il punto debole dei rossoneri, caricato dai tifosi ha mostrato grande sicurezza per tutta la partita e il gol subito non gli è imputabile. Il Milano ha scelto una tattica guardinga, ha puntato tutte le sue carte sui fulminei contropiedi di Venosta e De Mazzeri e sulla tenuta della sua difesa, ma non ha funzionato. Il derby chiude la stagione, tenuto conto che a differenza delle milanesi le altre squadre non dispongono di una pista artificiale, per avere un vero campionato nazionale la FISI deve organizzarlo in un periodo che non vada oltre la prima settimana di febbraio.

Diavoli Rossoneri-Milano 2-1. Attacco dei Diavoli, Baroni e De Mazzeri proteggono Gerosa.
Giocatori impiegati in campionato dalle due squadre del Milano.
Milano: Gerosa e Calcaterra; Baroni, F. Rossi; T. De Mazzeri, Mussi, Venosta, Medri, Timpano, Taccani, Signorini.
Milano II: Calcaterra e Luigi Mascheroni; Signorini, Benni, Talamona; A. e P. Fabris, Taccani, Galassi, Rota, Bordoni, Alaimo.
Classifica marcatori stagionali del Milano.Reti
Jim Foley (11 presenze) e Tino De Mazzeri (18)9
Luigi Venosta (14) e Camillo Mussi (17)5
Franco Rossi (18)2
Giuseppe Timpano (15)1

Sunto di un articolo di Erberto Levi (La Gazzetta dello Sport). Il problema fondamentale da risolvere è quello delle piste. Torino e Bardonecchia non sono potute andare al di là di quello che avevano fatto gli anni passati e non certo per mancanza di iniziativa. La stagione è stata largamente incompleta anche per le squadre della provincia di Bolzano: si è salvato il Renon. A Varese non ci hanno nemmeno provato. Negli anni precedenti si era parlato di impianti a Torino e Bologna, in questi giorni si riparla di Torino, di una nuova pista a Milano e addirittura di una patinoire a Sanremo. L’hockey è uno sport dinamico e appassionante, in grado di catalizzare l’interesse di un pubblico enorme, vedi i tre derby milanesi, ma se non verranno costruite le piste artificiali nel nostro paese non si svilupperà mai.

stagione precedentestagione successiva

Diavoli Rossoneri