1935/1936 DRN

PresidentePietro Annoni
AllenatoreDecio Trovati
RuoloGiocatori con almeno una presenza in prima squadra.
PGerhardt Ball, Augusto Gerosa, Costanzo Mongini.
DFranco Carlassare, Leopoldo Curami, Decio Trovati, Mario Zucchini.
ARudi Ball, Egidio Bruciamonti, Ignazio Dionisi, Henry Hayes, Mario Maiocchi, Aldo Marazza, G. Muggli, Gordon Poirier, Gianni Scotti, Roberto Taroni, Villoresi, Lelio Zucchini.

Il 9 novembre, nella sede del Milan FC in via Negri, l’ing. Lavezzari e Decio Trovati illustrano ai rappresentanti della stampa il programma per la stagione 1935/36. La prima novità è l’arrivo dal Milano di Augusto Gerosa, dividerà con Geri Ball il ruolo di estremo difensore. Dall’America sono stati ingaggiati il canadese Gordon Poirier e Lelio Zucchini, fratello minore di Mario. Altro acquisto quello del canadese Henry Hayes dallo Zurigo SC, finito sul taccuino dell’ing. Lavezzari lo scorso hanno, dopo averlo visto all’opera sia al Palazzo che nei tornei in Svizzera. Confermatissimo Rudi Ball. Non ci sono più Howie Grant e Heinz Ball, che ha lasciato l’Europa per il Sud Africa. Aldo Marazza vestirà per qualche partita la maglia del Milano, ma solo in prestito, non potendo gli stranieri giocare in campionato tornerà utile ai rossoneri proprio in quel torneo. I Diavoli parteciperanno sia al St. Moritz Trophy e sia alla Coppa Spengler. Dal 12 gennaio 1936 l’attività sarà sospesa per dare spazio agli allenamenti della Nazionale: Olimpiadi invernali a Garmisch Partenkirchen. Pietro Annoni, nuovo presidente del Milan FC, è automaticamente il primo dirigente della squadra di hockey. Si parte con cinque partite casalinghe.

1935Milano – Partite amichevoli.Risultato
12 novembreDiavoli Rossoneri-Slavia Praga5-1 (2-0; 2-1; 1-0)
13 novembreDiavoli Rossoneri-Slavia Praga3-3 (0-1; 2-2; 1-0)
23 novembreDiavoli Rossoneri-Ferencvaros6-1 (1-1; 2-0; 3-0)
27 novembreDiavoli Rossoneri-Wiener EV2-0 (0-0; 2-0; 0-0)
5 dicembreDiavoli Rossoneri-St. Moritz8-1 (3-0; 3-0; 2-1)
12 novembre 1935, Diavoli Rossoneri e Slavia Praga al Palazzo.

Per la somma gioia dei loro cassieri, i vertici delle due squadre milanesi si sono accordati per disputare due derby in dicembre e per la quarta stracittadina delle prime della classe, si sfiora il tutto esaurito, i tifosi rossoneri sono in maggioranza. Nerazzurri privi di Venosta, nei Diavoli è assente Hayes, si è slogato una caviglia con il St. Moritz e Decio Trovati sacrifica Lelio Zucchini scegliendo Maiocchi e Marazza. Alla prima azione Rudi Ball va in rete. Il Milano è in chiara difficoltà e ci si immagina una goleada. Invece il Milano tiene botta e pareggia con Roncarelli. Alla ripresa del gioco altra perla di Rudi Ball e Calcaterra raccoglie il disco in fondo alla gabbia. I rossoneri premono, il Milano ricorre alle maniere forti, Finlay e Roncarelli vengono puniti (un minuto a testa), ma il risultato non cambia. Gli uomini di Roncarelli si affidano ai contropiedi e al termine di uno di questi Frank Foley batte Gerosa. Ingaggio a centro pista, disco sul bastone nerazzurro di Mussi e tiro vincente; situazione capovolta: Milano avanti di un gol. I Diavoli smarriscono la sicurezza, pasticciano e stentano a ritrovarsi. Qui emerge la classe di Rudi Ball, il tedesco si lancia in un’azione personale, i difensori lo spingono verso la balaustra retrostante la porta e senza guardare serve il disco all’indietro per Poirier che insacca: tre a tre. Manca poco più di un minuto al secondo intervallo, i rossoneri tirano il fiato convinti che il risultato stia bene anche al Milano. Errore: magnifico lancio di Franco Rossi per Frank Foley e nerazzurri nuovamente in vantaggio. La partita è esaltante, colpi di scena a ripetizione, i tifosi passano dalla gioia alla delusione nel giro di pochi secondi, dagli sberleffi fatti a quelli subiti in un amen e ci sono ancora quindici minuti da vivere con passione. Ultimo periodo con i Diavoli protesi all’attacco, ma al quinto minuti altro lancio di Franco Rossi per Frank Foley, il canadese smista per Mussi il cui tiro è respinto da Gerosa con il corpo, Frank Foley si precipita e realizza un altro gol. E’ l’ultima rete di una partita stupenda. I Diavoli, quasi sempre sul ghiaccio con Dionisi, Rudi Ball e Poirier, smarriscono calma e lucidità e il Milano sfiora il sesto gol quando una cannonata del lungo Finlay si stampa sul palo. La vittoria nerazzurra è una grossa sorpresa, il pronostico è stato letteralmente abbattuto. Erberto Levi (La Gazzetta dello Sport) così conclude il suo commento alla partita: -Attendiamo la rivincita, nella speranza che alcuni giocatori non pensino ad antipatiche ripicche personali, ne guadagnerà la bellezza della gara, ne guadagnerà lo sport-.

Milano, 10 dicembre 1935 – Partita amichevole.
Milano-Diavoli Rossoneri 5-3 (1-1; 3-2; 1-0)
Milano: Calcaterra; Finlay, F. Rossi; Roncarelli, Lux, De Mazzeri; Mussi, F. Foley, n. e. Taccani.
DRN: Gerosa; D. Trovati, M. Zucchini; Dionisi, Poirier, Marazza; Maiocchi, R. Ball, Gianni Scotti.
Reti: 1°t. 1′ R. Ball, 13′ Roncarelli. 2°t. 4′ R. Ball, 9′ F. Foley, 10′ Mussi, 13′ Poirier (R. Ball), 14′ F. Foley (F. Rossi). 3°t. 5′ F. Foley
Arbitri: Geri Ball (DRN) e Gianmario Baroni (M).
Il derby!

Il fitto calendario dei Diavoli prevede per metà mese un’importante partita con i pluricampioni svizzeri nonché organizzatori della Spengler del Davos. Al brioso avvio dei rossoneri i davosiani rispondono rallentando ad arte il gioco. Per tutta la prima parte della gara le maglie gialle mettono in luce una precisione e un senso di posizione pressoché perfetti e al quarto minuto del secondo periodo sono avanti per tre a zero. I Diavoli rialzano la testa a partire da metà partita andando in gol per due volte nel giro di dieci secondi: la gara è riaperta. Quando manca un minuto all’ultima pausa Bibi Torriani ripristina le due reti di vantaggio. Nel quarto d’ora che resta da giocare i rossoneri riescono solo ad accorciare le distanze con Rudi Ball e i grigionesi si prendono la rivincita sulla squadra che l’anno prima ha loro negato l’accesso alla finale della Coppa Spengler. Per i Diavoli c’è il rammarico di aver colmato solo in parte il pesante svantaggio maturato nei primi venti minuti. l’appuntamento con il Davos è rimandato a fine anno quando ci sarà da difendere il trofeo vinto dodici mesi prima.

Milano, 14 dicembre 1935 – Partita amichevole.
Diavoli Rossoneri-Davos 3-4 (0-2; 2-2; 0-1)
DRN: Gerosa; D. Trovati, M. Zucchini; Dionisi, R. Ball, Gianni Scotti; Maiocchi, Poirier, Hayes.
Davos: Hugo Muller; Franz e Albert Geromini; Bibi Torriani, Hans e Ferdi Cattini; Morosani, Buchli, Scluepp.
Reti: 1°t. 4′ H. Cattini, 7′ B. Torriani. 2°t. 4′ B. Torriani, 7′ Hayes (Trovati), 7’10” Scotti. 14′ B. Torriani. 3°t. 8′ R. Ball.

Il 19 dicembre è nuovamente tempo di derby, la folla è strabocchevole. I nerazzurri confermano la squadra del cinque a tre, nei Diavoli rientrano Hayes e Lelio Zucchini. Il Milano si vede solo al primo minuto, quando Frank Foley libera Mussi per il primo gol della serata, poi notte fonda. I tifosi rossoneri, e non solo, sono estasiati dalle evoluzioni del trio Poirier, Rudi Ball e Hayes e dalla pressione esercitata dall’altro terzetto offensivo; ciò ha obbligato Roncarelli a dare spesso il cambio in difesa sia a Finlay che a Rossi, in tal modo i nerazzurri sono stati costretti a schierare in attacco quasi sempre De Mazzeri, Mussi, Frank Foley e Lux, Taccani non è mai stato sul ghiaccio. Il Milano ha avuto il gran merito di lottare sempre, ma dopo l’impresa di nove giorni prima non è riuscito a evitare il pesante passivo. Sono le contraddizioni che uno sport come l’hockey su ghiaccio predilige.

Milano, 19 dicembre 1935 – Partita amichevole.
Diavoli Rossoneri-Milano 6-1 (3-1; 2-0; 1-0)
DRN: Gerosa; D. Trovati, M. Zucchini; Poirier, R. Ball, Hayes; Dionisi, L. Zucchini, Gianni Scotti.
Milano: Calcaterra; Finlay, F. Rossi; De Mazzeri; Mussi, F. Foley, Lux, Roncarelli, n. e. Taccani.
Reti: 1°t. 1′ Mussi (F. Foley), 7′ Hayes (R. Ball), 13′ e 13’30” Poirier. 2°t. 4′ Scotti, 8′ R. Ball. 3°t. 7′ L. Zucchini (Hayes).
Arbitri: Geri Ball (DRN) e Gianmario Baroni (M).
Foto da “La Gazzetta dello Sport”.

Come da programma i rossoneri si trasferiscono a St. Moritz. Il primo torneo, avversario il Grasshopper, comincia il giorno di Natale, ma le condizioni metereologiche sono avverse: la neve cade senza sosta e nel terzo periodo ci si mette anche un vento fortissimo. Vincono i Diavoli: apre le marcature Mario Zucchini, pareggia Nc Neill e segna la rete della vittoria Poirier. La particolare formula del torneo mette di fronte le due squadre anche nel match di semifinale e questa volta il successo dei Diavoli è nettissimo: 5-0. I rossoneri si aggiudicano il St. Moritz Trophy superando in finale i padroni di casa per 2-0. Il portiere degli engadinesi, Cronk, para e salva il possibile, ma deve arrendersi a due conclusioni di Gordie Poirier.

1935St. Moritz Trophy.Risultato
25 dicembreDiavoli Rossoneri-Grasshopper2-1 (1-0; 1-1; 0-0)
26 dicembreDiavoli Rossoneri-Grasshopper5-0 (2-0; 3-0; 0-0)
27 dicembreSt. Moritz-Diavoli Rossoneri0-2 (0-1; 0-1; 0-0)
Panchina dei Diavoli Rossoneri sulle Alpi svizzere.

Alzato al cielo il St. Moritz Trophy i Diavoli partono alla volta di Davos e per accedere alla finale dovranno vedersela con Zurigo SC, Cambridge University e Davos II. Lo Zurigo SC riceve lo stesso trattamento riservato a St. Moritz ai cugini del Grasshopper. Nella seconda partita gli universitari di Cambridge sono letteralmente spazzati via e anche l’impegno con i cadetti del Davos si rivela una pura formalità.

1935Davos, Coppa Spengler – Gruppo 1Risultato
28 dicembreDiavoli Rossoneri-Zurigo SC5-0 (2-0; 3-0; 0-0)
29 dicembreDiavoli Rossoneri-Cambridge Un.7-0 (2-0; 5-0: 0-0)
30 dicembreDavos II-Diavoli Rossoneri0-4 (0-1; 0-1; 0-2)

I rossoneri sono in finale per il secondo anno consecutivo e questa volta ad attenderli ci sono i padroni di casa della temuta linea d’attacco Ni-sturm a caccia della terza vittoria dopo quelle del 1927 e 1933. Si gioca alle undici di mattina, la giornata è magnifica. I Diavoli partono con decisione e si portano in vantaggio con Poirier. Il Davos reagisce infruttuosamente, fasi aspre e concitate si susseguono fino alla pausa. L’inizio del secondo tempo è favorevole ai padroni di casa che con Ferdi Cattini e Bibi Torriani ribaltano il risultato. Dovendo inseguire, i rossoneri aumentano il ritmo, i grigionesi accettano le alte frequenze di gioco e con la velocità aumentano gli scontri fisici e le penalità. Nell’ultima frazione gli animi sono surriscaldati. Tutti i contendenti usano le maniere forti, inevitabilmente fioccano le penalità per entrambe le squadre. Gli sforzi rossoneri vengono premiati da un contestatissimo gol di Henry Hayes, l’energico canadese ha la meglio in una mischia furibonda e spedisce il disco verso la porta dei gialloblu. Hugo Muller para con le ginocchia e si rannicchia su se stesso. I giudici di gara controllano la posizione del portiere e concedono il gol. Da parte gialloblu proteste a non finire, ma alla fine si arrendono alle decisione degli arbitri e il gioco riprende. I Diavoli hanno ancora un buon numero di energie da spendere e cercano con decisione il terzo gol. Lo trovano con Rudi Ball, ma la rete viene annullata per un precedente fallo ai danni di Ferdi Cattini. I grigionesi sono esausti, badano solo a difendersi, comprendono che la vittoria sta sfumando e comunque conservano il risultato di parità fino al termine dei tempi regolamentari. Dopo la pausa che precede il supplementare gli arbitri Cowan e Mc Lennon raggiungono il centro della pista e i Diavoli si schierano nella parte a essi assegnata. Sorprendentemente i giocatori del Davos rimangono nei pressi della loro panchina, gli arbitri attendono qualche minuto, ma gli svizzeri si rifiutano di continuare a giocare. A questo punto, ritenendo totalmente ingiustificate sia le proteste che il comportamento dei grigionesi, gli imperturbabili Cowan e Mc Lennon rimettono il disco in gioco consentendo ai Diavoli di segnare la rete della vittoria. La reazione dei fans del Davos è tanto rabbiosa che per assicurare l’incolumità dei milanesi deve intervenire la gendarmeria. Finito il trambusto i Diavoli ritirano la Coppa Spengler. Con molta sportività i soci dell’HC Davos riconoscono la meritata affermazione della squadra rossonera, scusandosi e biasimando il contegno di giocatori e tifosi locali. Nei giorni seguenti anche la stampa elvetica condannerà l’operato della formazione grigionese, osservando che, pur non convinti della regolarità del secondo gol dei Diavoli, era una dovere continuare la partita anziché ritirarsi in modo per nulla edificante. Nessun giornale italiano ha riportato il nome del marcatore del gol a porta vuota, una fonte svizzera lo ha indicato in Rudi Ball.

Davos, 31 dicembre 1935 – Finale di Coppa Spengler.
Davos-Diavoli Rossoneri 2-3 (0-1; 2-0; 0-1; 0-1)
Davos: H. Muller; F. e A. Geromini; B. Torriani, H. e F. Cattini; Morosani, Buchli, Schluep.
DRN: Gerosa; D. Trovati, M. Zucchini; L. Zucchini, Poirier, Hayes; Maiocchi, R. Ball, Gianni Scotti.
Reti: 1°t. 2′ Poirier. 2°t. 4′ F. Cattini, 6′ B. Torriani. 3°t. 9′ Hayes. t.s. 1′ R. Ball.
Arbitri: Cowan (Oxford Un.) e Mc Lennon (Cambridge Un.)
Da sinistra: Hayes, Poirier, Maiocchi, D. Trovati, Gerosa, M. Zucchini, L, Zucchini, R. Ball. Manca Gianni Scotti.

La seconda vittoria nella Spengler assicura ai Diavoli l’ingaggio per match amichevoli in Svizzera. Salvo un pareggio ad Arosa, con la squadra locale colma di rinforzi da altri club, i rossoneri seminano reti e spettacolo. Il ritorno a Milano viene anticipato di un giorno: a Losanna non c’è ghiaccio, quindi niente partita. Alla stazione festosa accoglienza preparata dal presidente Annoni e dall’ing. Lavezzari, vero artefice della formazione diavolista. Dal treno non scende Rudi Ball, dopo la Spengler il piccolo grande Rudi è tornato in Germania, clamorosamente riconvocato nella Nazionale tedesca per i Giochi di Garmich Partenkirchen.

1936LuogoPartite amichevoli.Risultato
3 gennaioArosaArosa-Diavoli Rossoneri2-2 (0-2; 2-0; 0-0)
5 gennaioBasileaNEHC Basilea-Diavoli Rossoneri3-6 (1-4; 1-1; 1-1)
7 gennaioBernaSC Berna- Diavoli Rossoneri3-14 (1-5; 0-5; 2-4)

A metà mese cominciano a Milano gli allenamenti della Nazionale e a Cortina si svolgono i Littoriali d’inverno. La temperatura troppo mite consente alla patinoire del Revis di ospitare solo le eliminatorie; dai quarti di finale il torneo di hockey si trasferisce in via Piranesi. Il GUF Milano si riprende lo scettro di primo degli atenei sconfiggendo in finale (2-0) il GUF Padova di Giorgio Pellegrini. Gli ambrosiani, con giocatori che come minimo hanno giocato nelle ben note seconde squadre cittadine, sono pressoché imbattibili. A fine mese Frank Finlay, Frank Foley e Henry Hayes tornano in America e il ct azzurro Giampiero Medri rende noti i nomi dei giocatori che andranno a Garmisch. I portieri Gerosa (DRN) e Calcaterra (M), i difensori Decio Trovati (DRN), Franco Rossi e Baroni (M), gli attaccanti Dionisi, Maiocchi, Gianni Scotti, Lelio e Mario Zucchini (DRN), Lux, Mussi e Timpano (M). Il quattordicesimo della lista, Tino De Mazzeri, deve rinunciare all’Olimpiade per imprescindibili ragioni professionali. Ci sono i fratelli Zucchini che, documenti alla mano, dimostrano la loro nazionalità italiana.

Lelio e Mario Zucchini.

Esordio con i padroni di casa, obbligati a vincere in quanto sconfitti dagli USA il giorno prima. Gli azzurri subiscono il gioco degli avversari per quasi tutto il match. Si è fatta sentire l’assenza di Decio Trovati messo k.o. da una tonsillite. Gianmario Baroni, che lo ha sostituito, all’inizio del secondo tempo è caduto rovinosamente sul ghiaccio e in difesa è arretrato Mario Zucchini. Il difensore del Milano rientra al quarto minuto del periodo centrale e al primo attacco tedesco Jaenecke raddoppia. Nel finale di gara il terzo gol lo segna Rudi Ball. Contro gli USA il capitano Decio Trovati riprende il suo posto in difesa. Per la stampa italiana la partita è correttissima, non così per i quotidiani di lingua inglese. Resta il fatto che gli azzurri battono clamorosamente gli americani dopo due tempi supplementari, rimontando la rete di Garrison con Mario Zucchini a due minuti dalla terza sirena (doveva uscire per il cambio e non lo ha volutamente fatto) e Gianni Scotti sul finire del secondo supplementare. Azzurri bravissimi, ma tutti i giornali sottolineano la sublime prestazione di Augusto Gerosa, che nell’ultima frazione di gioco ha effettuato quattordici salvataggi alcuni dei quali spettacolosi. Walter Brown coach USA: -The Italians goalie just had a wonderful day-. Sunday Mirror: -Augusto Gerosa was blamed by the Americans for their defeat-. Italia-Svizzera è l’ultima gara del girone e per entrambe è quella dell’addio a Garmisch. Vincono i rossocrociati, l’arbitro Brown (coach USA) annulla un gol a Mario Zucchini per fuorigioco, così sfuma la possibilità di riuscire almeno a non perdere con i nostri tradizionali avversari di quegli anni. Per gli azzurri solo tre partite: hanno perso con i padroni di casa, con la Svizzera campione d’Europa e battuto sorprendentemente gli USA, in seguito medaglia di bronzo. Superare il girone eliminatorio sarebbe stato un’impresa e senza Gigi Venosta e Tino De Mazzeri tutto è diventato ancora più difficile. Sbagliata la convocazione di un Baroni chiaramente fuori forma. ma sarebbe cambiato poco o nulla. L’oro olimpico, scatenando un vespaio di polemiche, va alla Gran Bretagna il cui roster è pieno di canadesi e due di loro risultano squalificati dalla Canadian Amateur Hockey Association, argento al Canada e bronzo agli USA.

Prima pagina de “La Gazzetta dello Sport” che però sotto la foto di Gianni Scotti scrive il nome del fratello minore Giorgio. L’altro giocatore è Mario Zucchini.

La repentina eliminazione degli azzurri consente all’hockey italiano di mettersi in marcia verso il campionato. I Diavoli (Mongini; Curami, Poirier; Marazza, Bruciamonti, G. Muggli; Taroni, L. Zucchini, Villoresi) accolgono l’invito di Renon e Ortisei per un paio di amichevoli.

1936LuogoPartite amichevoli.Risultato
15 febbraioBolzanoRenon-Diavoli Rossoneri1-8 (1-3; 0-2; 0-3)
16 febbraioOrtiseiOrtisei-Diavoli Rossoneri0-5 (0-1; 0-1; 0-3)
Diavoli in provincia di Bolzano; i due ai lati probabilmente sono Taroni e Villoresi, gli altri da sinistra: L. Zucchini, Poirier, Bruciamonti, M. Zucchini e Mongini.

Il torneo di serie B va incontro alle solite difficoltà, il clima mite non ne permette il regolare svolgimento e la seconda squadra del Cortina si ritira. A ovest stessa sorte per le piemontesi e a contendersi la promozione in serie A restano le seconde squadre delle milanesi. Sulle sorti della contesa influisce decisamente la presenza nelle file nerazzurre del rientrante Gigi Venosta, di Giuseppe Timpano e dell’intesa dei gemelli Fabris. I Diavoli inseriscono Aldo Marazza, ma la differenza tra le due squadre è abissale.

Milano, 4 marzo 1936 – Camp. serie B – Gruppo 1.
Milano II-Diavoli Rossoneri II 6-1 (2-0; 2-1; 2-0)
Milano II: Gandini; Talamona, Timpano; A. e P. Fabris, Venosta; Colombi, Alaimo, Rota.
DRN II: Mongini; Curami, Bestagini; Giacomo Levi, Marazza, Bruciamonti; Arnoldi, Mussi II, Villoresi.
Reti: 1°t. 1′ A. Fabris, 2′ Timpano. 2°t. 5′ Bruciamonti, 12′ Venosta, 15′ e Timpano. 3°t. Venosta e A. Fabris.
Arbitri: De Mazzeri (M) e Poirier (DRN).

Come ampiamente previsto anche la prima squadra del Cortina si ritira dal campionato; a questo punto il Milano si rende conto che è inutile iscrivere alla fase finale la sua seconda squadra e opta per il ritiro della stessa dalla competizione. I nerazzurri chiedono e ottengono che la finale in gara unica venga posticipata al 17 marzo. I motivi di tale richiesta non sono chiari, è probabile che sia tutta una tattica per innervosire i favoritissimi rivali, visto che i fratelli Zucchini devono imbarcarsi il giorno dopo per l’America. I rossoneri acconsentono e ne approfittano per affrontare una selezione della città di Zurigo.

Milano, 14 marzo 1936 – Partita amichevole.
Diavoli Rossoneri-Rappr. Zurighese 1-4 (0-1; 1-2; 0-1)

La rete dei rossoneri è stata realizzata da Mario Zucchini che nell’azione successiva è andato a sbattere la testa contro la balaustra procurandosi una brutta ferita sopra l’occhio destro. Il generosissimo Mario non è più rientrato sul ghiaccio. La sconfitta non scalfisce la fiducia di Decio Trovati che in un’intervista a “L’Ambrosiano” si dichiara sicuro della vittoria.

Milano, 17 marzo 1936 – Campionato italiano – Finale.
Diavoli Rossoneri-Milano 1-0 (0-0; 0-0; 1-0)
DRN: Gerosa; D. Trovati, M. Zucchini; Dionisi, L. Zucchini, Gianni Scotti, Marazza, Bruciamonti.
Milano: Calcaterra; De Mazzeri, F. Rossi; Mussi, Venosta, Lux; Timpano, Arnaldo e Piero Fabris.
Rete: 3°t. 5′ Lelio Zucchini. Arbitri: Signorini (M) e Poirier (DRN).
Biglietti: poltrone lire 14, numerati lire 11, ingresso lire 6, soci AC Milan, dopolavoro e GUF lire 4.

Nell’arco dell’intero incontro la superiorità del Diavoli è palese, ma il gol che consegna il titolo di Campione d’Italia ai rossoneri giunge solo nel terzo tempo. La squadra di Decio Trovati si è persa in zona gol, bloccata dalla smania di passare in vantaggio e dalla grande serata di Calcaterra, argine insuperabile almeno fino alla stoccata di Lelio Zucchini; il trentunenne portiere del Milano ha giocato una delle più belle partite della sua lunga carriera. Il match è stato fortemente condizionato dalla sfacciata partigianeria dei due arbitri. Signorini ha iniziato sanzionando due minuti a Mario Zucchini e Poirier ha risposto punendo Lux, Venosta e Calcaterra. I direttori di gara hanno raggiunto il colmo quando Gianni Scotti ha realizzato un gol convalidato dal giudice di porta, ma annullato dai due arbitri, che fino a quel momento erano sempre stati in contrasto tra loro. La sportività dei contendenti ha evitato che la gara degenerasse, molto più nervoso il numeroso e vociante pubblico sugli spalti. Negli ultimi quindici minuti la superiorità dei Diavoli è stata nettissima, in pratica un assedio fino al gol di Lelio “Babe” Zucchini, il più lucido e lesto nel controllare un disco durante una furibonda mischia. Calcaterra è stato battuto dopo aver respinto con pattini, guantoni, bastone e gambali, un bombardamento estenuante. Il Milano, subito il gol, ha attaccato disordinatamente e senza successo, con le sue cannonate il più pericoloso è stato Lux, ma Gerosa non si è mai lasciato sorprendere. Decio Trovati si è laureato per la sesta volta campione d’Italia, Gianni Scotti e Ignazio Dionisi hanno raggiunto a quota cinque Calcaterra, Guido Botturi e Gianmario Baroni. Augusto Gerosa imita Decio Trovati, Ignazio Dionisi, Gianni Scotti, Franco Carlassare e Alberto De Bernardi: tutti campioni d’Italia sia con i Diavoli Rossoneri e sia con il Milano. La nota negativa per il disco su ghiaccio milanese è che nel 1936 il palaghiaccio ha ospitato la miseria di quattro incontri: troppo pochi per una città con due squadre.

Augusto Gerosa il protagonista n. 1 della vittoria azzurra sugli USA a Garmisch. e indiscusso portiere titolare dei Diavoli Rossoneri.
Giocatori impiegati in campionato dalle due squadre dei Diavoli Rossoneri.
Diavoli Rossoneri: Gerosa; D. Trovati, M. Zucchini; Dionisi, L. Zucchini, Gianni Scotti, Marazza, Bruciamonti.
Diavoli Rossoneri II: Mongini; Curami, Bestagini; Giacomo Levi, Marazza, Bruciamonti; Arnoldi, Mussi II, Villoresi.
Classifica marcatori stagionali dei Diavoli Rossoneri.Reti
Gordon Poirier (21 presenze)32
Rudi Ball (15) e Henry Hayes (17)16
Mario Zucchini (20) e Gianni Scotti (20)11
Lelio Zucchini (15)5
Aldo Marazza (5) e Mario Maiocchi (16)3
Decio Trovati (20) e G. Muggli (2)1
Mancano i marcatori di due reti della partita di Ortisei.
stagione precedentestagione successiva
Associazione Disco su Ghiaccio Milano