Come nelle estati precedenti la stagione sportiva inizia a Chamonix. La trasferta in Alta Savoia è diventata una consuetudine, ma con tutti i giocatori fermi da marzo e opposti a un avversario ben allenato la brutta figura è inevitabile.
1958 | Chamonix – Partite amichevoli. | Risultato |
12 luglio | Chamonix-Milaninter | 15-5 (5-2; 5-0; 5-3) |
13 luglio | Chamonix-Milaninter | 12-6 |
Autunno foriero di cattive notizie. I “calciofili” non hanno intenzione di proseguire la strada intrapresa nel settembre del 1956, senza il loro fondamentale sostegno economico si ipotizza addirittura la cessazione dell’attività. Per il momento Gerry Watson e Alfred Coletti, confermati con largo anticipo sul finire della scorsa stagione, attendono notizie positive dal Canada.
Solo la passione di un gruppo di veri appassionati permette al club di proseguire l’attività. Mario Lucioni, Luigi Rigamonti, Gino Bestagini, Forte e Parisio, già presidente dei Diavoli Rossoneri nel 1949/50, formano il nuovo CD. Primo obbiettivo mantenere competitiva la squadra, nella speranza di trovare qualcuno disposto a dare economicamente una mano.
Presidente | Mario Lucioni |
Allenatore | Gino Bestagini |
Ruolo | Giocatori con almeno una presenza in prima squadra. |
P | Vittorio Bolla, Gino Loffredo. |
D | Mario Bedogni (C), Toto Guccione, Igino Larese Fece, Gerry Watson. |
A | Giancarlo Agazzi, Gianpiero Branduardi, Alfred Coletti, Tino Crotti, Gilberto Nardi, Edmund Rabanser, Vicario, Ottavio Wild, |
Rinforzi | Giovanni Ceserani, Andrea Lusena, Walter Schmid (Amatori Milano), Ernesto Paracchini (Bocconi), Jerry Hudson, Adelbert St. John, Bernardo Tomei (Bolzano). |
I problemi societari, risolti tardivamente, si ripercuotono sull’allestimento della rosa. Aldo De Zordo e Francesco Macchietto firmano per l’Auronzo, Tito Mazza rientra a Torino. Di nuovo c’è l’arrivo di Edmund Rabanser (Ortisei), fondamentale il fatto che dovrà svolgere il servizio militare a Milano. La leva riguarda altri giocatori, la stagione si presenta con molti punti interrogativi. Alla prima squadra vengono aggregati Wild e Vicario, mentre Giancarlo Bucchetti riappende i pattini al chiodo, ma la scorsa stagione aveva giocato solo per un paio di mesi.
Pochi allenamenti alle spalle, per proseguire l’attività gli ingaggi per tornei e amichevoli all’estero sono tanta manna. I Diavoli partono per Zurigo con i rinforzi bolzanini Jerry Hudson e Bernardo Tomei.
1958 | Zurigo – Coppa Martini – Semifinali | Risultato |
8 novembre | SC Berna-Diavoli Milano | 9-7 (3-5; 4-1; 2-1) |
Zurigo SC-Grasshopper | 7-0 (3-0; 2-0; 2-0) | |
Finale 3° posto | ||
9 novembre | Grasshopper-Diavoli Milano | 7-21 (2-10; 2-4; 3-7) |
Finale 1° posto | ||
Zurigo SC-SC Berna | 6-2 (2-0; 2-0; 2-2) |
A metà mese a Bolzano per la III edizione della Coppa Pavoni, spostata per ragioni di cassetta al PalaFiera. Ancora una volta i quotidiani scrivono Dynamo Berlino, ma in realtà si tratta della Dynamo Weisswasser. Diavoli senza rinforzi, primo banco di prova in chiave campionato.
1958 | Bolzano – Coppa Pavoni – Semifinali | Risultato |
15 novembre | Diavoli Milano-Zurigo SC | 8-0 (2-0; 1-0; 5-0) |
Bolzano-Dynamo Weisswasser | 2-8 (0-3; 2-3; 0-2) | |
Finale 3° posto | ||
16 novembre | Bolzano-Zurigo SC | 4-6 (2-3; 0-2; 2-1) |
Finale 1° posto | ||
Dynamo Weisswasser-Diavoli Milano | 8-4 (1-2; 4-0; 3-2) |
Diavoli nuovamente in Svizzera, un paio di amichevoli e la Coppa Precisa all’Hallenstadion di Zurigo. A Neuchatel nei primi minuti del match Agazzi si becca un disco in un occhio ed esce di scena per due settimane. Idem Branduardi che dopo Basilea si arrende a un febbrone influenzale.
1958 | Partite amichevoli. | Risultato |
Neuchatel, 20 novembre | NE Young Sprinters-Diavoli Milano | 17-5 (5-1; 5-2; 6-2) |
Basilea, 21 novembre | Basilea-Diavoli Milano | 10-9 (4-1; 3-3; 3-5) |
Nelle due amichevoli negative le prestazioni dei portieri biancorossi. Il pessimo Bolla di Neuchatel lascia la maglia di titolare a Loffredo, ma anche il giovane estremo difensore sbaglia serata. Ciononostante, nelle due gare all’Hallenstadion, Bestagini lo conferma davanti alla gabbia.
1958 | Zurigo – Coppa Precisa – Semifinali | Risultato |
22 novembre | Diavoli Milano-Ambrì Piotta | 14-6 (4-1; 5-4; 5-1) |
Zurigo SC-Arosa | 12-4 (3-2; 5-0; 4-2) | |
Finale 3° posto | ||
23 novembre | Arosa-Ambrì Piotta | 6-4 (1-1; 1-3; 4-0) |
Finale 1° posto | ||
Zurigo SC-Diavoli Milano | 6-1 (2-0; 0-1; 4-0) |
Diavoli al torneo con soltanto nove giocatori e tra l’altro quattro partite in quattro giorni.
Azzurri invitati al torneo di Ginevra per l’inaugurazione del Palazzo del ghiaccio “Les Vernets”. Billy Cupolo e Franco Rossi devono fare la conta degli infortunati: Bolla, Agazzi, Branduardi e Giulio Oberhammer. La FISG decide di chiamare a rinforzo Watson, Thrasher e Hudson che per dolori artritici da forfait: in pista come Selezione Italiana. Al torneo dovevano partecipare anche russi e cechi, ma i dirigenti della Federazione svizzera decidevano che nessun club rossocrociato doveva affrontare una squadra dell’URSS. A questo punto da Mosca giungeva un telegramma di rinuncia al torneo e inevitabilmente saltava anche la partecipazione del club cecoslovacco. Dure critiche della stampa svizzera che accusava la federazione di non sapere distinguere tra sport e politica. Sovietici e cechi sostituiti dai canadesi delle squadre elvetiche e da una formazione scozzese reperita in extremis.
1958 | Ginevra – Torneo Les Vernets – Semifinali | Risultato |
28 novembre | Sel. Italiana-Davos | 3-0 (1-0; 0-0; 2-0) |
Swiss Canadians-Edimburgo Royals | 12-6 (1-4; 7-0; 4-2) | |
Finale 3° posto | ||
29 novembre | Davos-Edimburgo Royals | 6-2 (1-1; 2-1; 3-0) |
Finale 1° posto | ||
Swiss Canadians-Sel. Italiana | 10-2 (1-0; 4-1; 5-1) |
La rappresentativa italiana gioca e vince un’amichevole a Losanna (6-5), al rientro la FISG comunica che gli azzurri andranno al campionato mondiale in Cecoslovacchia. Da Praga il comitato organizzatore annuncia con soddisfazione che il torneo registra già un enorme successo; dall’estero 5.000 richieste d’ingresso, ma a causa di limitata disponibilità alloggi verranno concessi solo 3.000 visti. Per i Diavoli primi scontri con italiane: Bolzano al PalaFiera e Cortina al Piranesi.
1958 | Bolzano – Partita amichevole. | Risultato |
3 dicembre | Bolzano-Diavoli Milano | 6-3 (2-3; 2-0; 2-0) |
Milano – Partita amichevole | ||
10 dicembre | Diavoli Milano-Cortina | 4-3 (1-0; 1-0; 2-3) |
Si avvicinano l’esordio in campionato e la Coppa Spengler, tre impegni internazionali saggeranno la forma dei biancorossi. Doppio confronto con l’Urania Ginevra (Piranesi e Vernets) e nel mezzo lungo viaggio verso Parigi per confrontarsi con l’ACBB.
1958 | Partite Amichevoli | Risultato |
Parigi, 19 dicembre | ACBB-Diavoli Milano | 4-5 (2-1; 1-3; 1-1) |
Ginevra, 20 dicembre | Urania-Diavoli Milano | 8-6 (3-1; 3-1; 2-4 |
Un’ ottima prestazione di Gino Loffredo pone le basi per la vittoria sull’ACBB, per la rivincita appuntamento a Davos. Per raggiungere Ginevra otto ore di treno con solo posti in piedi. La spuntano i ginevrini, ma il peggio è l’infortunio subito dopo qualche minuto di gioco da Igino Larese Fece; settima e ottava costola incrinate con tanti saluti alla Coppa Spengler. Il 23 dicembre esordio dei Diavoli in campionato con il Bolzano al PalaFiera. I bolzanini hanno perso la prima partita in casa con il Cortina (2-3).
I maggiori club italiani incontrano grandi difficoltà, massima serie ridotta a quattro squadre. Bolzano e Scoiattoli si sono fuse, i secondi portano in dote lo sponsor. L’Ortisei ha rinunciato e l’Auronzo si è salvato solo grazie all’abbinamento pubblicitario con la Thermomatic. Torneo articolato sul doppio girone di andata e ritorno. Sconfitti nella prima uscita dal Bolzano, i Diavoli interrompono il percorso in campionato e si recano a Davos per la XXXII edizione della Coppa Spengler. Ai titolari disponibili si aggregano Giovanni Ceserani e Andrea Lusena (Amatori Milano) ed Ernesto Paracchini (Bocconi). Partecipano cinque squadre, girone all’italiana.
1958 | Davos – XXXII Coppa Spengler | Risultato |
27 dicembre | ACBB-Mannheim ERC | 5-2 (1-0; 2-0; 2-2) |
Diavoli Milano-Forshaga IF | 10-5 (3-2; 5-0; 2-3) |
28 dicembre | Davos-Mannheim ERC | 6-4 (3-0; 1-2; 2-2) |
ACBB-Forshaga IF | 6-3 (2-2; 1-1; 3-0) | |
29 dicembre | Forshaga IF-Mannheim ERC | n.d. per pioggia |
Davos-Diavoli Milano | n.d. per pioggia | |
30 dicembre | Davos-Forshaga IF | 6-3 (2-1; 4-1; 0-1) |
Diavoli Milano-ACBB | 7-6 (1-1; 1-3; 5-2) |
31 dicembre | Diavoli Milano-Mannheim ERC | 7-4 (2-3; 3-1; 2-0) |
Davos-ACBB | 4-3 (0-1; 3-1; 1-1) |
Forshaga IF-Mannheim ERC | cancellata |
Davos-Diavoli Milano | 27 gennaio 1959 |
Calendario di Davos e Diavoli saturo di impegni. I padroni di casa avevano già anticipato al 26 dicembre il match di LNA con lo Zurigo SC (sconfitta 3-7), il 3 gennaio ospitano la capolista SC Berna. I Diavoli il 5 gennaio devono recarsi a Cortina per la seconda di serie A. La partita che vale il primo posto nel torneo viene posticipata al 27 gennaio 1959.
Da qui al termine della stagione Diavoli attesi da undici partite di campionato e della finale di Coppa Spengler, nessuna amichevole e nessun torneo, rinunce indispensabili per dar modo alla Nazionale la partecipazione al mondiale in Cecoslovacchia. Gli azzurri di Billy Cupolo giocheranno solo due amichevoli ufficiali a fine febbraio con il Canada a Bolzano e all’Olimpico di Cortina.
1959 | Campionato italiano | Risultato |
Cortina, 5 gennaio | Cortina-Diavoli Milano | 5-3 (1-1; 2-2; 2-0) |
Auronzo, 6 gennaio | Auronzo-Diavoli Milano | 5-10 (2-4; 3-2; 0-4) |
A Cortina lottato con tenacia, ma gli ampezzani avevano una quantità superiore di cartucce e ossigeno da spendere, senza dimenticare che è sempre assente Igino Larese Fece. Luigi Grassi (La Gazzetta dello Sport) elogia i veterani e rimarca l’impegno dei più giovani. Punta il dito sul problema del portiere, non condivide la scelta di alternare i due a disposizione e seppur ammettendo di considerarli sulla stessa linea, afferma che sarebbe opportuno sceglierne uno e puntare su quello. Bolla (28 anni) a Cortina ha subito un paio di reti evitabili, Loffredo (23 anni) ad Auronzo ha regalato il primo gol, ma poi si è ripreso molto bene: confidare nell’esperienza del primo o lanciare definitivamente il secondo?
1959 | Campionato italiano | Risultato |
Milano, 10 gennaio | Diavoli Milano-Bolzano | 5-5 (2-1; 2-2; 1-2) |
Milano, 14 gennaio | Diavoli Milano-Cortina | 4-1 (0-1; 1-0; 3-0) |
Alla vigilia del match con il Cortina, Tino Crotti riceve un particolarissimo telegramma: -Diavoli allenatevi bene, obbiettivo terzo posto-. Firmato “sportivi ampezzani”.
La vittoria sul Cortina costa cara. In un secondo periodo giocato agonisticamente ai limiti della regolarità, una carica di Tucci su Coletti causa una lussazione alla spalla sinistra dell’attaccante biancorosso. I Diavoli perdono per diverse giornate il loro miglior attaccante, addirittura improbabile possa recuperare in tempo per la decisiva partita con il Davos per la Coppa Spengler. Il Cortina non firma il foglio partita e presenta reclamo per errore tecnico-arbitrale: con tre giocatori in panca puniti i Diavoli hanno continuato con quattro uomini sul ghiaccio. Gli ampezzani hanno interpretato male il regolamento e la giudicante omologa il risultato. Nonostante la sconfitta gli ampezzani hanno cinque punti di vantaggio su Diavoli e Bolzano, il Cortina ha disputato sei gare, le rivali una in meno e si sfidano due giorni dopo a Bolzano.
1959 | Campionato italiano | Risultato |
Bolzano, 16 gennaio | Bolzano-Diavoli Milano | 3-3 (0-0; 2-0; 1-3) |
1959 | Campionato italiano | Risultato |
Auronzo, 18 gennaio | Auronzo-Diavoli Milano | 0-1 (0-0; 0-1; 0-0) |
Milano, 21 gennaio | Diavoli Milano-Auronzo | 2-1 (0-0; 1-0; 1-1) |
Il nulla di fatto con il Bolzano avvantaggia il Cortina. Con i sudatissimi quattro punti incamerati nel doppio impegno con l’Auronzo i Diavoli raggiungono a quota dieci gli ampezzani, ma Gianfranco Da Rin & C. con due partite in meno vivono di rendita e attendono il loro turno per sistemare i conti. I milanesi tirano il fiato per una settimana e poi risalgono a Davos per quella che di fatto è la finale di Coppa Spengler.
Il rinforzo designato a sostituire Coletti dovrebbe essere il canadese del Bolzano Jerry Hudson, ma anche questo giocatore marca visita. A Davos i Diavoli schierano Del St. John, altro canadese del Bolzano, ingaggiato dagli Scoiattoli prima della fusione tra le due compagini bolzanine.
Oltre a Coletti, assente anche Toto Guccione (militare). Sull’esito del match, decisiva nel secondo periodo una penalità inflitta a Larese Fece. Il difensore biancorosso colpiva involontariamente con il bastone Ruffner, la conseguente perdita di sangue determinava cinque minuti di panca puniti. Le energie spese dai milanesi nella fase difensiva pesavano non poco e la squadra di casa, andando due volte in rete, guadagnava un vantaggio irrecuperabile.
Tre giorni dopo il match di Davos, Diavoli nuovamente in pista. La parte finale del campionato prevede la quarta partita con l’Auronzo; Coletti e Guccione sempre indisponibili. Intanto il Cortina si è ripreso due punti di vantaggio battendo proprio l’Auronzo (4-3) fuori casa. Ai cadorini non è bastato un superbo Tony Parisi e una grande prestazione di tutta la squadra, ancora zero punti e tanta rabbia; come con i Diavoli pagate a caro prezzo e decisive le inferiorità numeriche.
I Diavoli incamerano i due punti, ma prima del big match all’Olimpico, il Cortina espugna il PalaFiera (5-4), toglie ogni speranza ai bolzanini, mantiene due punti di vantaggio sui Diavoli e ha una gara in meno.
Cortina già forte di suo, a una squadra del genere non si può regalare un Coletti. Il 10 febbraio gli ampezzani superano il Bolzano (6-3) e alzano al cielo il terzo scudetto della loro storia. Restano le ultime due gare di campionato, entrambe a Milano, Cortina e Bolzano al Piranesi.
1959 | Campionato italiano | Risultato |
13 febbraio | Diavoli Milano-Cortina | 0-1 (0-0; 0-1; 0-0) |
Vince ancora il Cortina, l’unica rete della partita la realizza Alberto Da Rin al trentesimo secondo di gioco del periodo centrale. Match caratterizzato da scontri più o meno leciti, pubblico indispettito dall’atteggiamento deciso, aspro e risoluto degli ampezzani, favorito da un arbitraggio troppo tollerante.
1959 | Campionato italiano | Risultato |
Milano, 18 febbraio | Diavoli Milano-Bolzano | 10-4 (0-1; 6-0; 4-3) |
I Diavoli concludono il torneo in seconda posizione. Gli otto punti di distacco dal Cortina maturati nelle tre sconfitte subite contro i neo-campioni d’Italia e dai quattro punti lasciati al Bolzano. Gravoso l’avere perso Coletti nelle partite chiave e non avere una panchina lunga come lo scorso anno, ma la crisi societaria di inizio stagione ha complicato notevolmente le cose.
Classifica marcatori stagionali dei Diavoli Milano | Reti |
Alfred Coletti (21 presenze) | 34 |
Tino Crotti (27) | 33 |
Giancarlo Agazzi (24) | 24 |
Gerry Watson (27) | 23 |
Gianpiero Branduardi (25) | 15 |
Edmund Rabanser (25) | 7 |
Mario Bedogni (27) e Jerry Hudson (2) | 5 |
Bernardo Tomei (2) | 3 |
Toto Guccione (23) | 2 |
Igino Larese Fece (19) | 1 |
Autogol | 1 |
Mancano 12 reti: SC Berna (1), ACBB (5) e Urania (6). |
Nonostante la spalla non sia ancora completamente a posto Coletti torna in pista per capire se potrà partecipare al campionato del mondo in Cecoslovacchia. Banco di prova definitivo le due amichevoli con il Canada.
1959 | Partite amichevoli | Risultato |
Bolzano, 24 febbraio | Italia-Canada | 1-7 (1-2; 0-2; 0-3) |
Cortina, 26 febbraio | Italia-Canada | 2-8 (1-2; 0-3; 1-3) |
Canadesi sempre irraggiungibili. Coletti realizza la rete azzurra nella prima partita e serve l’assist a Crotti nella rete del momentaneo uno a uno a Cortina. Nel prosieguo del match subisce una carica che pone fine alla sua sfortunata stagione: braccio sinistro ingessato. Farà parte della spedizione mondiale comunque. Nella seconda partita l’altro gol lo segna Bruno Frison, sorte avversa per Crotti nel tiro: colpiti per ben tre volte i pali! Gare durissime, molti gli acciaccati. Intoppo dell’ultima ora, alcuni visti non in regola; sfiorato il ritiro dal torneo.
Dodici le squadre al via. Divise in tre gironi da quattro, le prime due di ogni gruppo al girone per le medaglie, le altre sei al girone di classificazione/consolazione. Per la prima volta partecipano due formazioni tedesche. Nel contempo, a Plzen, Austria, Romania e Ungheria giocano un torneo minore al quale partecipa fuori classifica anche la Cecoslovacchia B.
5 / 15 marzo 1959 – Campionato del Mondo in Cecoslovacchia. |
Girone A: Canada, Cecoslovacchia, Polonia, Svizzera. |
Girone B: DDR, Norvegia, URSS, USA. |
Girone C: Finlandia, Germania Occ., Italia, Svezia. |
Nella partita con la Germania non ha giocato Agazzi, storta alla caviglia nel match con gli svedesi. Billy Cupolo modifiche le linee offensive, ma davanti l’assenza di Coletti pesa enormemente. Come con la Svezia, evidente rinuncia al gioco fisico, ormai obbligatorio nell’hockey moderno. Non sfruttate due doppie superiorità numeriche.
Rispetto alle due uscite precedenti grandissima Italia. In porta è tornato Ferraris, tutti gli azzurri promossi a pieni voti. Unica pecca i tre gol in stile contropiede calcistico del velocissimo Kilpio. Per la stampa estera i finlandesi hanno speso troppe energie con la Svezia.
1959 | Ostrava – Partite del gruppo C | Risultato |
5 marzo | Svezia-Italia | 11-0 (3-0; 4-0; 4-0) |
Finlandia-Germania Occ. | 5-3 (0-0; 1-2; 4-1) | |
6 marzo | Germania Occ.-Italia | 7-2 (4-1; 1-0; 2-1) |
Svezia-Finlandia | 4-4 (2-1; 2-1; 0-2) | |
7 marzo | Italia-Finlandia | 5-4 (2-1; 1-0; 2-3) |
Svezia-Germania Occ. | 6-1 (0-0; 2-1; 4-0) |
Classifica gruppo C |
Svezia 5 punti, Finlandia 3 punti. |
Germania Occ. e Italia 2 punti. |
Insieme a Norvegia, Polonia, Svizzera e due Germanie, l’Italia si batterà per il piazzamento dal settimo al dodicesimo posto. A Praga vanno in scena i match del girone principale, gli azzurri affrontano le avversarie a Kolin, Kladno, e Mlada Boleslav. Primo impegno con i tedeschi dell’ovest.
A Kolin rientro di Agazzi, ma in difesa per sostituire Heini Bacher. Scialbo il primo tempo, nel minuti finali Cupolo schiera la linea Branduardi-Crotti-Zerbetto, autori di belle e veloci puntate non finalizzate a dovere. Nel secondo tempo Cupolo conferma il terzetto che va due volte a bersaglio. Le cose cambiano nell’ultimo terzo. Nel corso del quarto minuto di gioco Eberl piazzava un disco a mezz’altezza davanti alla gabbia, G.F. Da Rin tentava di respingerlo al volo, ma lo spediva alle spalle dell’ottimo Ferraris. Tedeschi galvanizzati pareggiavano e prendevano il sopravvento. Bravissimo Ferraris, il migliore degli azzurri.
A Kladno, dopo aver disputato la più bella partita del torneo, azzurri sconfitti dalla cinica Norvegia. Cupolo modifica ancora le linee e la mossa pare azzeccata. Costante pressione italiana per tutta la partita, i norvegesi hanno badato a difendersi e a non scoprirsi per poi colpire con isolati e redditizi contrattacchi. Nel terzo periodo giocato solo nella metà ghiaccio norvegese. Agazzi uscito per problemi alla già malconcia caviglia.
Si torna a Kladno, per la prima volta di fronte azzurri e tedeschi orientali. Lottato con il massimo impegno, netto calo negli ultimi dieci minuti. Non impeccabili Bolla, Tucci e Giuseppe Zandegiacomo, ma a causa degli infortuni solo tre difensori in buone condizioni fisiche, il quarto (Agazzi) ha dovuto stringere i denti; Bacher e Larese Fece out. Tra gli attaccanti acciaccato Bruno Frison. Anche l’estremo difensore tedesco in cattiva serata, all’inizio del terzo periodo Kindermann è stato sostituito da Katzur. Per l’ultimo impegno del torneo nuovamente a Mlada Boleslav con i polacchi.
Meritata vittoria sulla Polonia. Decisivi i venti minuti finali, con gli azzurri dominatori incontrastati. Il decimo posto nella classifica generale scaturito dalla sconfitta immeritata con la Norvegia e dal k.o. patito con la DDR. Determinanti gli infortuni che hanno ridotto all’osso la rosa, senza dimenticare che in chiave offensiva è venuto a mancare l’apporto di Coletti. Al completo gli uomini di Billy Cupolo avrebbero tranquillamente potuto competere per la settima piazza, guadagnata dalla Germania Occidentale che, a esclusione del pareggio con l’Italia, ha battuto nettamente tutte le avversarie.
Classifica girone di classificazione | Punti |
Germania Occ. | 9 |
Norvegia | 7 |
DDR | 6 |
Italia | 5 |
Polonia | 2 |
Svizzera | 0 |
La stagione si chiude con l’annuncio che Milano avrà finalmente un nuovo Palazzo del ghiaccio…